Il 1 maggio

Aggiohouse, dopo il ritorno a casa è il momento di fare festa “per dire grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato”

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Genova. In una città che passa da un’emergenza all’altra ogni tanto è possibile anche raccontare storie a lieto fine. E’ il caso di Aggiohouse, di Aurelia, Stefano e dei loro bambini che fuori casa dalla notte dell’alluvione del 9 ottobre, in seguito alla frana che si era abbattuta sulla loro abitazione ad Aggio, in alta Valbisagno, a Natale sono potuti rientrare a casa.

Oltre un anno di battaglie tra avvocati e burocrazia e la necessità di raccogliere fondi per avviare i lavori. Ce l’hanno fatta Aurelia e Stefano, grazie alla loro tenacia e all’aiuto di tanti. Hanno raccolto 45 mila euro e completato i lavori di messa in sicurezza. Ora ci sono altri lavori da fare, ma i rimborsi dovrebbero arrivare per poterli completare.

Così ora con l’arrivo della bella stagione, Stefano e Aurelia hanno deciso di ringraziare pubblicamente quanti li hanno sostenuti: “Per il pomeriggio del primo maggio hanno organizzato una festa in giardino. Ci sarà pizza, focaccia e farinata per tutti – racconta Aurelia Lo Bosco – e sarà il nostro modo di dire ufficialmente grazie a chi vorrà condividere questa gioia con noi”

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