Genova. “Amiu conferma, anzitutto, la piena volontà a collaborare con la Magistratura, come sempre ha fatto, per fare chiarezza su tutto ciò che riguarda la propria attività. La vicenda della misura cautelare che in data odierna ha interessato quattro dipendenti Amiu, riguarda fattispecie di reato afferenti gli anni passati fino al 2013; in tale procedimento Amiu è esclusivamente parte lesa in quanto a suo danno si sarebbero verificate palesi violazioni di norme di legge finanche ipotesi di truffa e, al riguardo, si è costituita parte offesa da oltre un anno”. Questo è quanto si legge in una nota dell’azienda, dopo gli arresti di oggi e i fatti contenuti nell’ordinanza cautelare del gip.
“Sul tema ‘raccolta differenziata’ è, peraltro, indubbio che con l’attuale gestione Amiu ha avviato un deciso cambio di passo rispetto al passato, cambio di passo delineato nel nuovo piano industriale, approvato a settembre 2014. Nell’attuazione di questo nuovo piano industriale l’azienda – oltre che ad avviare innovativi processi di raccolta porta a porta – sta elaborando un nuovo progetto di raccolta differenziata per la città che sarà completato, entro questo mese, con il supporto del CONAI, Consorzio Nazionale degli Imballaggi (che opera senza fini di lucro) a garanzia della massima trasparenza e coerenza con quanto previsto dalla legge”, prosegue la nota.
Si tratta di un piano che pone al centro il tema della gestione trasparente dei rifiuti e prevede sistemi di rilevazione che consentiranno di arrivare ad identificare puntualmente le quantità prodotte da ciascun utente seguendo la destinazione dei materiali, nell’ottica del massimo recupero.
Rispetto ai dipendenti di Amiu coinvolti nella vicenda giudiziaria, infine, la società valuterà nei prossimi giorni alla luce di un’attenta lettura degli atti, l’adozione di eventuali provvedimenti disciplinari.