Liguria. La perdita di un’ora di sonno, lo “scombussolamento” fisico per il cambio del ritmo di vita e una grande quantità di orologi che marcheranno l’orario sbagliato. Sono questi gli effetti del ritorno dell’ora legale, previsto per la notte tra sabato e domenica.
Alle 2 di notte di domenica 27 marzo le lancette andranno spostate avanti di un’ora, quindi si godrà di un’ora di sonno in meno, ma da quel momento in poi soprattutto di un’ora di luce in più ogni giorno.
Domenica è Pasqua, quindi gli effetti nefasti derivanti dalla perdita di 60 minuti di riposo (sonnolenza, stanchezza, alterazioni del bioritmo e un certo nervosismo per le lavate in anticipo) saranno “smaltiti” nel giorno di festa del “Lunedì dell’Angelo”.
Lo scopo dell’ora legale è quello di consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica. L’ora legale non può ovviamente aumentare le ore di luce disponibili, ma solo indurre un maggior sfruttamento delle ore di luce che sono solitamente “sprecate” a causa delle abitudini di orario.
In Italia l’ora legale nasce come misura di guerra nel 1916. Tra il 1940 e il 1948 fu abolita e ripristinata diverse volte a causa della Seconda guerra mondiale. L’ora legale venne adottata definitivamente nel 1965, in periodo di crisi energetica.