Cronaca

Striscione per i due marò a Palazzo Ducale: odg presentato da Fratelli d’Italia

fratelli d'italia

Genova. “Riteniamo che la campagna di sensibilizzazione lanciata da Amnesty International per chiedere giustizia e verità sulla morte del povero Giulio Regeni, barbaramente torturato e ucciso in Egitto, sia condivisibile e lodevole e possa essere estesa anche alla drammatica vicenda che da ormai 4 anni vede vittime i nostri due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, di fatto ostaggi del governo indiano”.

Così intervengono i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Matteo Rosso e Gianni Berrino che domani, come gruppo consiliare, presenteranno un ordine del giorno per chiedere che oltre allo striscione “Verità per Giulio Regeni” la Fondazione Palazzo Ducale di Genova ne esponga un altro per i due fucilieri di marina, ancora in attesa di conoscere la propria sorte dal 2012 quando furono arrestati dalle autorità indiane. Analoga iniziativa sarà presentata in Comune a Genova dal vicepresidente del consiglio Stefano Balleari. «Il recente omicidio del giovane Regeni è avvolto nel mistero a causa del deprecabile comportamento delle autorità egiziane che non sembrano per nulla collaborative e decise a far emergere la verità – dicono Rosso, Berrino e Balleari – la vicenda del giovane ricercatore ucciso presenta drammatiche analogie con la storia giudiziaria, ancora lontana dall’essere risolta, dei nostri due marò, accusati ingiustamente di omicidio mentre svolgevano per conto dello Stato Italiano un’azione di antipirateria nell’Oceano Indiano a difesa degli interessi nazionali. Non vogliamo che l’attenzione pubblica si dimentichi di nessuna delle vittime innocenti di governi antidemocratici esteri che preferirebbero che queste vicende finissero nell’oblio, nel silenzio e definitivamente dimenticate”.

“Esporre nei luoghi pubblici, specie quelli di maggior frequentazione come i palazzi della cultura nelle principali piazze italiane, può rappresentare un buon punto di partenza per mantenere alta l’attenzione sui nostri connazionali vittime di profonde ingiustizie in terra straniera. Pertanto auspichiamo che la Fondazione Palazzo Ducale, che sotto la giunta dell’allora sindaco Vincenzi non aveva ritenuto opportuno l’esposizione di uno striscione per i marò in facciata, oggi non si dimentichi più dei nostri fucilieri e chieda, simbolicamente, verità e giustizia per il povero Regeni, per Latorre e Girone”.

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