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Rifiuti, riapertura Scarpino a fine estate: entro due anni “si pagherà in base a quanto prodotto”

Sempre Sempre Scarpino, nel territorio di Ceranesi, ospiterà il biodigestore per l'umido, ma è polemica con la Città metropolitana che vorrebbe un impianto più grande.

impianto amiu differenziata

Genova. Amiu realizzerà a Scarpino nel comune di Ceranesi in un’area in passato individuata per ospitare il gassificatore un impianto di biodigestione da 60 mila tonnellate l’anno di umido proveniente dalla raccolta differenziata, mentre molto probabilmente il residuo umido una volta separato dal secco nel nuovo impianto impiantistico di Scarpino 3 verrà ‘stabilizzato’ da un impianto ad hoc previsto e poi conferito in discarica.

Sul dimensionamento dell’impianto per la biodigestione però è in atto una discussione nell’ambito della conferenza dei servizi perché la città metropolitana interpretando il piano regionale dei rifiuti sostiene che anche il residuo umido dell’indifferenziato finisca ad un ulteriore biodigestore: “Non è così – sostiene il presidente di Amiu Marco Castagna – perché il piano prevede l’alternativa. Ed è attraverso uno stabilizzatore e poi il conferimento in discarica che si opera nel esto della Liguria. Gestire un ulteriore biodigestore per l’umido da indifferenziata che al contrario di quello per la differenziata non gode di finanziamenti pubblici, significherebbe aumentare la Tari ai cittadini”. Il nodo verrà sciolto definitivamente entro il 29 aprile quando sarà presentato il piano metropolitano dei rifiuti.

Per quanto riguarda l’altro principale impianto, cioè la “fabbrica della materia”, che tratterà la parte secca dei rifiuti, l’accordo con Amt per l’acquisizione della ex rimessa di Campi è stato raggiunto. Ora servirà un cambio di destinazione d’uso che dovrà passare al vaglio del consiglio comunale poi anche in questo caso i lavori per l’impianto che dovrà trattare il residuo secco, in pare potrà partire.

Ma i cantieri più urgenti, quelli che dovrebbero consentire la riapertura di Scarpino “entro l’estate” (come ha confermato il presidente di Amiu oggi in commissione a Tursi), partiranno a breve: si tratta dei lavori per il ‘capping’, cioè la copertura delle discariche inutilizzate di Scarpino 1 e 2, dell’impianto per la separazione del secco e dell’umido proveniente dalla raccolta indifferenziata e in grado di trattare 235 mila tonnellate l’anno di rifiuti e dell’impianto per il pretrattamento del percolato. “I cantieri partiranno tutti insieme – ha detto Castagna – per questo abbiamo chiesto a Sviluppo Genova un supporto per la loro gestione”.

Castagna ha fatto il punto anche sulla raccolta differenziata: “Entro la fine del mese il piano del Conai sulla racconta differenziata a Genova sarà pronto per essere presentato al Comune di Genova e alla Regione. “Il lavoro – ha spiegato il presidente di Amiu Marco Castagna – ha riguardato la mappatura di tutta la città. Sono state individuate quattro tipologia di zone con riferimento alla maggiore o minore vocazione alla raccolta a domicilio. In queste settimane stiamo ci stiamo confrontando le associazioni di categoria, quelle dei consumatori e le associazioni ambientaliste per raccogliere istanze e suggerimenti. Quello che deriverà sarà un piano a tariffazione puntuale che farà pagare quello che effettivamente verrà conferito in termine di rifiuto che sarà anche una sorta di raccolta su misura, quasi portone per portone”. Sempre entro la fine del mese sarà pronto il piano per la raccolta differenziata nel porto di Genova. “Conai, non solo ci fornisce gratuitamente il progetto – ha spiegato il presidente di Amiu – ma ci fornirà anche risorse per la comunicazione perché sulla fitta di Genova perché per Conai questo sarà il primo piano tarato sul tema del recupero dei materiali e nel porto di genova perché il porto di Genova sarà il primo piano di raccolta differenziata realizzato in Italia in ambito portuale”. Intanto ad aprile partirà la raccolta porta a porta a Quarto Alta e a Colle degli Olmetti, già inserita di fatto nel piano del Conai.

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