Genova. “Domani ci assumeremo la responsabilità di andare avanti affinché le risorse contestate dai revisori dei conti restino alla Compagnia unica, perché non è possibile pensare di bloccare il porto di Genova con cavilli burocratici” Lo ha detto l’assessore regionale ai Porti Edoardo Rixi a proposito del comitato portuale straordinario che domani mattina dovrà decidere in merito alle risorse assegnate a dicembre alla Culmv nell’ambito del cosiddetto decreto Salva Compagnie, che sono state contestate dai revisori dei conti dell’autorità.
In pratica la legge prevede che l’autorità portuale possa destinare una quota, non superiore al 15% delle entrate derivate dalle tasse sulle merci, ai lavoratori delle compagnie, a fronte però, da parte di quest’ultime, di una riduzione di almeno il 5% all’anno della manodopera impiegata. Cosa puntualmente avvenuta, ma i revisori contestano il fatto che la Culmv avrebbe incluso nel conteggio della riduzione anche gli amministrativi che in base all’emendamento “salva compagnie”, non dovrebbero essere prese in considerazione.
“Ci auguriamo che la posizione espressa dai revisori chiamati dal Ministero sia meramente formale – prosegue Rixi – e non preluda ad altre situazioni. Visto che c’è una riforma dei porti in ballo non vorrei che questo inizio di conflitto tra porto e ministero nasca nel tentativo di limitare lo sviluppo del porto di Genova”.