Genova. Inizierà il prossimo 13 ottobre il processo sugli sversamenti di percolato dalla discarica di Scarpino. Il giudice per l’udienza preliminare Alessia Solombrino ha rinviato oggi a giudizio l’ex direttore generale di Amiu, Pietro D’Alema e i funzionari dell’azienda municipalizzata Carlo Sacco e Maurizio Balleri.
Prosciolti invece Marco Cinquetti e la dirigente Cecilia Brescianini, mentre la funzionaria provinciale Paola Fontanella andrà a giudizio, ma solo per alcuni illeciti amministrativi mentre è stata prosciolta dall’accusa più grave, l’abuso d’ufficio. Amiu ha patteggiato una condanna al pagamento di 130 mila euro.
Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Walter Cotugno, a vario titolo, D’Alema, Sacco, Balleri l’Amiu, violavano le procedure di ammissione dei rifiuti in discarica, collocandoli senza il preventivo trattamento e in assenza delle prescritte analisi. Non presentavano il piano di prevenzione e gestione delle acque piovane. E ancora, smaltivano il percolato nelle aree a valle della discarica, con elevate concentrazioni di azoto, cromo esavalente, mercurio e ferro. Attraverso by pass presenti nel percolatodotto scaricavano nella rete fognaria, gestivano la discarica in assenza di autorizzazione, e, infine, non presentavano il piano di stabilità.
Mentre la Fontanella, sempre secondo l’accusa, consentiva con autorizzazione illegittima la collocazione in discarica dei rifiuti in assenza di trattamento preventivo e consentiva che i dirigenti Amiu non presentassero il piano di prevenzione e gestione relativo alle acque di prima pioggia e di lavaggio per evitare che le sostanze inquinanti entrassero in contatto e si mescolassero alle acque piovane. Sul processo incombe però la prescrizione.