Sanità

Nuovo Galliera, Salvatore (M5S): “Spostiamo a ponente soldi e progetto”

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Genova. La Val Polcevera, il municipio Ponente e Medio Ponente insieme fanno più di 250.000 abitanti. Il municipio Centro Est 90.000. “Stando all’attuale normativa è necessario che siano disponibili 3,7 posti letto ogni 1000 abitanti. Quindi alla Vallata servono 944 posti letto, mentre il Centro Est ha bisogno di 333 posti letto.  Oggi però queste prescrizioni non sono rispettate, e con esse, non sono rispettati i diritti alla salute dei cittadini. Nella Vallata e nel Ponente ne sono disponibili soltanto 620 (anziché 944); invece il Centro Est è ben coperto con 420 posti letto, quelli dell’attuale Ospedale Galliera, laddove, ripetiamolo, ne basterebbero 333. Il paradosso: i soldi che erano destinati al tanto atteso ospedale del Ponente sono invece stati destinati al progetto del Nuovo Galliera”. Lo scrive in una nota Alice Salvatore, portavoce del M5S in Regione.

“Il risultato, dichiarazioni scomposte da Bernini, che improvvisamente si accorge che non ci sono più i soldi per fare l’ospedale di Ponente (anche le pietre lo sapevano ormai). Certo che non ci sono! se li cucca il Galliera per un progetto quantomeno controverso in una zona già coperta dal punto di vista sanitario! E Sonia Viale giustifica l’ingiustificabile retrofront di Lega Nord, che un tempo giustamente tuonava contro il dispendioso e inutile Nuovo Galliera a Carignano, dicendo ora che i fondi a Ponente non ci vanno perché là non esiste un progetto definitivo…
Siamo alle tragi-comiche: nemmeno il super Galliera è provvisto di progetto definitivo(!) Come la mettiamo allora? Carignano sì, Val Polcevera no? E questo nonostante le evidenti esigenze della popolazione? Come spiegarsi questa assurdità? Tanto più che nel 2012 il Consiglio regionale chiese e ottenne che Burlando proponesse all’Ente Galliera di costruire il suo nuovo Galliera a Ponente! Era la trovata del secolo, metteva d’accordo tutti. Anche in quel caso il Galliera, o forse sarebbe più appropriato dire la Curia di Bagnasco, ha risposto con un freddo e inspiegabile diniego. Ohibò e perché mai? È forse più onorevole salvare la vita (e le anime) dei carignanini? Anziché aiutare i valpolceveraschi in serie ambasce? O forse è semplicemente più accogliente l’ambiente di Carignano: non volevano spostarsi di lì? No signori”, prosegue.

Per Salvatore c’è qualcosa di molto più oscuro: “Il Comune (il grande assente di fronte alle esigenze dei cittadini) sta concedendo al Galliera una Conferenza dei Servizi in presenza di un progetto “preliminare” (quindi non definitivo) e in assenza di un piano economico-finanziario. Quel vizietto tutto italiano di non fare un’analisi costi-benefici, prima, rischiando che poi tutto si fermi per chissà quali motivi. Nemmeno quando si tratta di 150 milioni di Euro pubblici! Il Comune di Doria ha finora presentato solo una stima, con il meraviglioso PUC, rilevando 19.000 mq di superficie agibile per quanto riguarda le tanto discusse residenze di lusso (ah ecco perché Carignano: qui si fanno i denari!), e accetta passivamente la perizia avanzata dal diretto interessato: l’Ospedale Galliera! Il quale (ma guarda un po’) parla invece di una superficie di agibilità pressoché raddoppiata: 32.000 mq. Questo significa molti più milioni di Euro per poter finanziare i costruttori che dovrebbero demolire padiglioni appena restaurati con soldi pubblici e perfettamente funzionanti, da sostituire con un ospedale più piccolo (solo 277 posti letto effettivi, assai meno degli attuali 420), e con tanti begli appartamenti di lusso in zona Carignano. Che ne sarà di coloro che dovrebbero essere i protagonisti di questa inspiegabile manovra? Che ne sarà in tutto questo dei pazienti? Traslocati dagli attuali reparti dentro i prefabbricati creati ad hoc, ospitalizzati tra una demolizione e l’altra (BUM!) e un po’ di polveri da inalare, camion con detriti che impediscono la viabilità e tolgono parcheggi (il San Martino e Villa Scassi ringraziano per l’ingolfamento che ne conseguirà)”.

“Le domande: perché non è stato fatto uno studio per considerare invece il restauro delle parti da rinnovare? Perché non spostare i degenti nella parte nuove di zecca (quella che vogliono demolire ma hanno appena restaurato a spese nostre) e usare invece come ambulatori (per le funzioni privatistiche dei medici) i reparti più antiquati?
Perché il Galliera non presenta un piano economico-finanziario del progetto? Perché alla perizia dell’Ospedale Galliera non si affianca la perizia del Comune, la perizia della Regione? Perché non realizziamo subito l’ospedale di Ponente a cui i ponentini hanno per legge sacrosanto diritto? E’ così che vogliamo veder spesi i nostri soldi?”, conclude la portavoce.

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