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L’ambasciatore della Mongolia a Palazzo Tursi

L'ambasciatore della Mongolia a palazzo Tursi

Genova. L’ambasciatore della Mongolia per l’Italia, Shijeekhuu Odonbaatar, è stato ricevuto oggi a palazzo Tursi dal vicesindaco Stefano Bernini e dall’assessore allo sviluppo economico Emanuele Piazza. Nel corso dell’incontro sono state ricordate le antiche radici delle relazioni tra la Mongolia e l’Italia – in particolare con Genova – risalenti già all’età medioevale.

Oggi il rapporto tra i due paesi è particolarmente saldo, testimoniato dall’ormai prossima apertura di un’ambasciata italiana e dalle visite che sia il presidente del Senato Pietro Grasso che il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni si apprestano a compiere nei prossimi mesi nel paese asiatico.

L’ambasciatore Odonbaatar ha evidenziato la forte crescita economica della Mongolia negli ultimi anni, dovuta principalmente alle industrie estrattive; la volontà è quella di convertire l’economia verso settori più moderni e per questo l’intensa attività diplomatica vorrebbe aprire la strada a nuove collaborazioni.

Genova e la Liguria hanno colpito l’ambasciatore per la presenza di importanti esperienze nel settore tecnologico: per l’economia mongola sarebbe importante, in particolare, aprirsi a nuove tecnologie ad alto valore aggiunto, che possano consentire un utilizzo più razionale e rispettoso dell’ambiente. La visita a palazzo Tursi, che è stata preceduta da una serie di incontri con altre istituzioni e soggetti privati, è stata anche l’occasione per rivolgere un invito agli imprenditori genovesi a visitare la Mongolia, conoscere gli operatori economici locali e le possibilità che questo paese, situato in una posizione strategica tra alcuni tra i maggiori mercati mondiali (Russia, Cina e Giappone), può offrire per join venture e partnership.

Proprio per incoraggiare gli scambi e la reciproca crescita delle relazioni tra i due paesi si sta pianificando anche un’ampia cooperazione culturale, che possa promuovere e rafforzare l’incremento dei flussi turistici nelle due direzioni e, di riflesso, le relazioni economiche e culturali.

Genova ha già avviato una collaborazione con la Mongolia grazie al teatro Carlo Felice, che a gennaio ha ospitato la Compagnia Accademica di Danza Nazionale di Mongolia in uno spettacolo dedicato a Gengis Khan. L’ambasciatore ha auspicato che il rapporto tra le due realtà continui a dare frutti, e sta lavorando affinché musicisti mongoli possano venire a formarsi ed esibirsi presso il teatro genovese.

Il vicesindaco Stefano Bernini ha espresso l’interesse dell’amministrazione per scambi di carattere culturale e soprattutto turistico, che potrebbero trovare un punto di incontro, ad esempio, nella realizzazione di mostre d’arte ed iniziative comuni.

L’incontro è terminato con un tradizionale scambio di doni: gli assessori Bernini e Piazza hanno offerto all’ambasciatore un volume sulla storia e l’arte di Genova, che Odonbaatar ha mostrato di conoscere ed apprezzare soprattutto per l’età medioevale; in cambio hanno ricevuto la riproduzione in argento di un Morin Khuun, strumento musicale che era parte integrante dei rituali e delle attività quotidiane dei nomadi mongoli, inserito nel 2008 nella selezione UNESCO dei “capolavori del patrimonio orale e immateriale dell’umanità”.

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