Genova. Nuova fumata nera per la vertenza che riguarda la ricollocazione e la buonuscita dei 16 lavoratori della Kavo Promedi, la cui filiale di via del Commercio a Nervi è stata chiusa un mese e mezzo fa con un blitz dell’azienda che ha portato via quasi tutti i macchinari ancor prima di far arrivare ai lavoratori le lettere di mobilità.
Al terzo incontro in Confindustria oggi c’è stato l’ennesimo nulla di fatto: “La discussione sulla ricollocazione è praticamente ferma – spiega il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro – visto che l’azienda propone solo due ricollocazioni in Germania per 6-9 mesi e la ricollocazione in Kavo Italia per un lavoratore vicino alla pensione”. Molto distanti ancora anche le posizioni rispetto all’indennità per i lavoratori. Per questo l’incontro è stato aggiornato. Azienda e sindacati hanno si sono dati appuntamento per il 23 marzo. In base alle tempistiche previste dalla trattativa, se l’accordo non verrà raggiunto entro il 26 marzo la vertenza si sposterà in Regione dove ci saranno trenta giorni di tempo.
L’incontro di oggi è stato accompagnato da un presidio dei lavoratori che indossavano magliette con scritto “Ingannati dalla Kavo“, stampate la scorsa settimana per partecipare alla trasmissione televisiva La Gabbia. E proprio sulla ‘cattiva pubblicità’ che l’azienda tedesca, oggi acquisita da un fondo di investimenti americano, sta riscuotendo con i clienti contano i sindacati per strappare un accordo quantomeno dignitoso per i dipendenti che senza preavviso si sono trovati senza lavoro e senza futuro. Se il 23 marzo andrà male i lavoratori non escludono un viaggio di protesta a Biberach in Germania dove ha sede l’azienda.