Genova. In centinaia, almeno 500 le persone che hanno affollato la chiesa del Gesù per ricordare Francesca, per celebrare la sua vita, ha spiegato, con dolore composto, un’amica. Compostezza, appunto, qualche lacrima, tantissimi ragazzi e molti genitori hanno voluto partecipare alla preghiera per la giovane vittima del terribile incidente stradale avvenuto in Catalogna, all’alba di domenica.
Presenti anche gli alunni della madre di Francesca, insegnante di scienze al liceo Doria, i colleghi e quelli del padre ingegnere all’Iren. Chiesa colma, con i ragazzi seduti ovunque. Una lunga processione verso l’altare per deporre un piccolo cero e tanti ricordi, bigliettini scritti, custoditi in piccoli cestini. “E’ la festa della luce, la vittoria della vita sulla morte”, ha detto il sacerdote che ha guidato la veglia.
“Osserveremo un minuto di silenzio per Francesca alla prima ora di lezione stamattina a Medicina. Era una nostra studentessa, ma la ricorderemo anche con una cerimonia speciale per il suo percorso da medico, pensiamo durante le prossime sedute di tesi di laurea, forse anche all’Ordine dei Medici, vedremo, adesso siamo ancora tutti scossi. Ho ricevuto tantissime telefonate di cordoglio. Chi la conosceva, chi l’ha seguita da vicino nel suo percorso universitario, mi ha parlato di un tipo in gamba, propositivo, vivace”. Anche Mario Amore, psichiatra, preside della Scuola di Scienze mediche all’Università di Genova, ha ricordato con grande commozione Francesca.