Genova. Una chiesa gremita con tantissima gente rimasta fuori ha accolto la salma di Francesca Bonello, la giovane studentessa morta in Catalogna durante il tragico incidente del bus che trasportava un gruppo di ragazzi Erasmus di ritorno da Valencia. Un grande abbraccio commosso dei suoi cari, degli amici, delle istituzioni locali, della città tutta, stretta intorno alla famiglia in questo momento di grande dolore.
All’entrata della Chiesa del Gesù un tabellone con decine e decine di biglietti per ricordare la giovane. “Un vecchio professore si sta chiedendo perché tu, Francesca, e non io” e ancora “Tu che sei già nelle luce e nell’amore prega per noi”, “Grazie per il cammino che abbiamo fatto insieme”. Emozioni, preghiere, messaggi di affetto scritti su un semplice pezzo di carta per ricordare la studentessa, molto impegnata nella comunità parrocchiale e coordinatrice di un gruppo di giovani scout.
“In questi giorni la città l’ha abbracciata e ha abbracciato la sua famiglia. Francesca è una figlia della nostra chiesa, della nostra diocesi, e ha portato il suo importante contributo anche fuori dai confini della nostra città. Ti ringraziamo per tutto il bene che hai fatto – Queste la parole del vescovo Nicolò Anselmi, che conosceva Francesca dai tempi in cui era capo scout nella parrocchia della Vigne – Lei ci accompagna da lassù e sarà sempre presente nella nostra vita con la sua allegria e la sua vitalità. Lei è con noi e un giorno ci incontreremo di nuovo nella gioia della pace eterna”.
Poi il ricordo di Padre Cavallini e le parole dei tantissimi amici, di chi ha voluto celebrare la sua gioia di vivere, il suo carisma e la sua solarità. Una cerimonia sobria e composta, accompagnata dai canti di quegli stessi ragazzi che hanno conosciuto la sua gioia e la sua amicizia vera. La chiesa stipata ha impedito l’ingresso di tutti quelli che sono accorsi nel centro di Genova e che sono rimasti fuori per accompagnare comunque Francesca durante il suo ultimo viaggio terreno.