Genova. “Ci risulta ufficiosamente, ma non ancora in maniera ufficiale”. Commenta così il rettore dell’Università di Genova Paolo Comanducci la notizia appresa oggi di una vittima genovese tra le 13 studentesse Erasmus che a bordo di un bus hanno perso la vita domenica all’alba nello schianto in autostrada in Catalogna.
“E’ una tragedia perché si tratta di 13 giovani vite stroncate per un incidente stupido – ha detto Comanducci – probabilmente dovuto a un colpo di sonno, quindi qualcosa di imponderabile che ha interrotto una serata di festa. Perché l’Erasmus è anche questo: non è solo formazione, ma è anche apertura mentale e possibilità per i ragazzi di conoscere altre realtà universitarie e non. Che tutto ciò sia finito in una tragedia ci lascia assolutamente frastornati”.
Il rettore oltre ad esprimere “vicinanza alle famiglia” ha voluto dare un messaggio di rassicurazione: “Un incidente del genere poteva accadere in Spagna come in Italia. Non dobbiamo per questo aver paura di mandarsi nostri ragazzi all’estero perché si tratta di un’esperienza formativa importante. Cerchiamo di rimanere razionali – ha concluso – Capisco che sia difficile, soprattutto per chi è rimasto coinvolto”.
Il sito dell’ateneo genovese è listato a lutto con un fiocco nero. Un minuto di silenzio è stato osservato prima di cominciare la conferenza “Per una primavera delle Università” questa mattina a Palazzo Tursi.