Genova

Ilva, Toti convoca tavolo in Regione per domani e scrive al Governo

La Regione in cerca di una legge 'alternativa' per garantire l'integrazione al reddito dei lavoratori. Sindacati revocano corteo

I lavoratori dell'Ilva fuori dalla Regione

Genova. Una lettera al Ministero dello Sviluppo economico e al ministero del Lavoro per chiedere l’interpretazione autentica della legge Salva Ilva rispetto all’utilizzo dei lavori di pubblica utilità che oggi ha fatto saltare il tavolo tecnico sui lavoratori dell’Ilva di Cornigliano. A firmarla il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che questo pomeriggio, dopo la rottura del tavolo e la consequente decisione dei sindacati di convocare un’assemblea e un corteo per domani mattina, ha preso in mano la situazione. Nel contempo l’assessore regionale al Lavoro Gianni Berrino e il presidente Toti hanno convocato per domani alle 16 i sindacati e le parti coinvolte in Regione per cercare per fare il punto della situazione in attesa della risposta da parte dei ministeri competenti.

“L’emendamento Basso che è stato inserito nel decreto salva Ilva – spiega Toti – fa espressamente riferimento alla normativa sui lavori di pubblica utilità del 1997 che prevede determinati tetti legati all’ente per il quale vengono svolti i lavori di pubblica utilità. Abbiamo chiesto al ministero del Lavoro e al Mise di darci un’interpretazione autentica della legge che potrebbe permettere l’utilizzo di altri strumenti legislativi. Se così fosse grazie alla legge regionale 30 del 2008 sui cantieri scuola lavoro potremmo risolvere il problema e garantire l’integrazione al reddito dei lavoratori con una settimana di lavoro”.

I sindacati nel frattempo fanno sapere che, essendo arrivata la convocazione, non ci sarà il corteo annunciato solo poche ore fa.

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