Genova. “Lunedì ci rivedremo con un tavolo tecnico politico in cui verrà elaborata una proposta firmata da tutti gli enti coinvolti e che invieremo a Roma”. L’assessore regionale allo Sviluppo economico Edoardo Rixi che con il collega Gianni Berrino, il presidente Giovanni Toti e l’assessore comunale Emanuele Piazza, oggi ha incontrato i sindacati per ‘ricucire’ con un tavolo politico la rottura di ieri sui lavori di pubblica utilità di dice “fiducioso”.
L’ipotesi al vaglio della Regione è quella di utilizzare per finanziare l’integrazione al reddito dei lavoratori dell’Ilva la legge regionale 30/2008 anziché quella nazionale sui lavori socialmente utili che presenta un tetto salariale giudicato “inaccettabile” non solo dai sindacati, ma anche dallo stesso Rixi. “Tuttavia, prima di arrivare al via libera da parte del consiglio di amministrazione di società per Cornigliano – precisa Rixi – vogliamo avere la certezza che l’operazione sia legittima e questo ce lo deve dire il Governo”. Il timore, visto le polemiche sollevate in particolare dal vicepresidente di Società per Cornigliano Stefano Bernini, è quello di un ricorso alla Corte dei Conti “che non solo metterebbe in difficoltà i nostri consiglieri all’interno del cda – spiega Rixi – ma anche gli stessi operai dell’Ilva.
Non vorremmo mai che un giorno lo Stato chiedere loro indietro quei soldi. E’ una situazione assurda, ma che ci costringe a garantire a noi e ai lavoratori una tutela totale”. Nell’incontro di oggi intanto è stato rimosso l’altro principale ostacolo che si era frapposto ieri: “E’ stato confermato – ha spiegato l’assessore regionale al Lavoro Gianni Berrino – che il Mise, al contrario di quanto sostenuto da società per Cornigliano, non ha posto alcun vincolo all’integrazione al reddito al 7,5%, per cui l’obiettivo arrivare a un’integrazione al reddito del 10% con gli strumenti giuridici che individueremo lunedì”.