Genova. Non si ferma la polemica tra la Fiom e il vice sindaco di Genova Stefano Bernini per la posizione, solitaria quanto netta, in qualità di vicepresidente di Società per Cornigliano, di conctrarietà rispetto all’utilizzo delle risorse di Società per Cornigliano per finanziare i lavori socialmente utili dei lavoratori Ilva. “Bernini ha lanciato una campagna contro i i lavoratori Ilva – dice senza mezzi termini il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro – e arriva a minacciare con il codice civile in mano parlando di indagini della Corte dei conti, ma a nostro avviso la Corte dei conti dovrebbe andare verificare il bilancio di Società per Cornigliano per capire come mai vengono affittate aree a 4 euro al metro quadro e distribuite risorse per società sportive, circoli ed eventi culturali”.
La Fiom chiede inoltre che il sindaco di Genova Marco Doria prenda una posizione ufficiale sulla vicenda: “Doria deve dire se la pensa come Bernini e ha quindi ha intenzione di non rispettare l’accordo di programma, oppure come l’assessore Piazza, che si sta impegnando per l’avvio dei lavori di pubblica utilità. Nel secondo caso o dice al suo vicesindaco di smetterla, oppure deve emergere chiaramente che Bernini parla a titolo personale”.
Intanto dopo l’assemblea unitaria di questa mattina, i sindacati alle 16 saranno al tavolo con il presidente Giovanni Toti, l’assessore comunale Piazza, un rappresentante di società per Cornigliano e i tecnici degli uffici per tentare di trovare una soluzione che consenta di far partire i lavori socialmente utili dal primo di aprile.