Genova. “La legge Salva Ilva parla chiaro: per un’integrazione al reddito ulteriore rispetto al 70% è prevista la possibilità di utilizzare i fondi di società per Cornigliano tramite i lavori di pubblica utilità. Se la Regione pensa di utilizzare altri strumenti legislativi, è lei che ci deve mettere le risorse”. Il vicesindaco di Genova Stefano Bernini, vicepresidente di Società per Cornigliano, replica al governatore della Liguria Giovanni Toti che questo pomeriggio ha ipotizzato una via alternativa per integrare il reddito dei lavoratori, visto che la normativa sui lavori di pubblica utilità prevede dei ‘tetti’ salariali che hanno portato alla rottura del tavolo da parte dei sindacati.
Se arriverà il via libera dal Governo, la Regione firmerà una delibera di Giunta in cui i fondi di Società per Cornigliano vengono utilizzati non più attraverso la legge nazionale sui lavori di pubblica utilità Ilva, ma attraverso una legge regionale dedicata ai cantieri scuola-lavoro. “La delibera verrà portata nel cda di Società per Cornigliano dove abbiamo la maggioranza dei voti” ha spiegato Toti.
Ma il vicesindaco replica: “Non possono imporre a società per Cornigliano di utilizzare le sue risorse attraverso strumenti diversi da quelli previsti dalla legge salva Ilva e i consiglieri della società che voteranno sì alla delibera se ne assumeranno la responsabilità personale anche in sede civile”.