Genova. Saranno meno di 600 su un totale di 1610 i lavoratori dell’Ilva che dal 1 aprile se non ci saranno intoppi saranno impiegati nei lavoratori di pubblica utilità e il numero da fine estate potrebbe scendere a circa 500 quando con l’avvio della linea di zincatura 4 80 dipendenti rientreranno nello stabilimento di Cornigliano.
Il calcolo è stato fatto in un incontro che si è svolto questo pomeriggio in Regione dove erano presenti i rappresentanti di Regione Liguria, Città metropolitana, Comune di Genova, un rappresentante per ogni sigla sindacale e un dirigente dell’Ilva. Assente, ufficialmente perché rimasto imbottigliato nel traffico il rappresentante di Società per Cornigliano.
Per ottenere la continuità di reddito i lavoratori svolgeranno una settimana al mese di lavori di pubblica utilità in uno dei 40 progetti che verranno attivati dalle istituzioni locali, che ricalcano in buona parte quelli del 2015, quindi soprattutto imbiancatura delle scuole e manutenzione del verde pubblico. Alcuni saranno impiegati a palazzo di Giustizia, mentre tra le partecipate di Tursi solo Aster ha formalmente fatto richiesta di 34 lavoratori. Le ore di lavoro dovrebbero essere circa una trentina e chi vuole accedere agli lpu dovrà svolgere almeno un giorno di lavoro in fabbrica.
L’accordo, che avrà validità fino al 30 settembre, sarà perfezionato la prossima settimana: sindacati e istituzioni si sono dati appuntamento a giovedì 17 marzo per la firma e la presentazione dei progetti. A finanziare i lavori sarà, come stabilito dall’emendamento al decreto Salva Ilva, sarà da società per Cornigliano.