Il punto

Erzelli, il vicesindaco al M5S: “Finora nessun soldo pubblico”. Entro fine anno il bando per la nuova sede di Ingegneria

All'università mancano una decina di milioni ma il Miur ha fornito rassicurazioni. Venti milioni da Roma arriveranno per l'operazione Iit

erzelli ericsson

Genova. “A Erzelli di partenza non è stato messo un euro di soldi pubblici, certi interventi dimostrano una crassa ignoranza”. E’ vivace lo scambio di battute tra il vicesindaco di Genova Stefano Bernini e i consiglieri del M5S che hanno definito con Andrea Boccaccio il progetto del parco tecnologico come “un’operazione privata che non sta in piedi economicamente se non con soldi pubblici, ragion per cui si fa di tutto per piazzarci cose pubbliche”. Scherza anche De Pietro: “Potremmo portare a Erzelli anche la Lanterna”.

Bernini però ha ricordato che Ericksson che poteva usufruire di un cospicuo finanziamento europeo vi rinunciò visto che contestualmente al trasferimento era arrivata una ristrutturazione con riduzione del personale, mentre Siemens non li chiese mai. “I soldi pubblici arriveranno ora con l’Università, ma se rinunciamo non è che andranno da un’altra parte” spiega in aula.

Il vicesindaco ha fatto il punto della situazione dopo l’incontro a Roma dove insieme al sindaco Marco Doria sono stati ricevuti dai responsabili del Miur. “L’università era un po’ in difficoltà perché per indire la gara oltre agli 80 milioni del ministero, i 40 della Regione e i 7 che l’università stessa già ci mette, ne servirebbero un’altra decina – ha spiegato Bernini – ma il ministero li ha rassicurati rispetto al fatto che visto che le gare di solito prevedono un ribasso anche superiore al 20% che manca, il problema alla fine non si porrà e lo stesso Ministero potrebbe farsi carico delle risorse eventualmente mancante”.

Sul trasferimento della facoltà di Ingegneria verrà quindi avviato un tavolo tecnico che dovrebbe portare a breve a un accordo di programma. “Se tutto va bene la gara potrebbe essere indetta entro la fine dell’anno.
Nel giro di pochi mesi, oltre ad Esaote, dovrebbe andare anche una parte dell’Istituto Italiano di tecnologia: il costo dell’operazione è di circa 20 milioni, che arriveranno da Roma. I consiglieri hanno chiesto e ottenuto che in una successiva commissione venga audio il direttore dell’IIt Roberto Cingolani per capire come favorire la nascita di spin off.

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