Racconto per immagini

Dalle fabbriche ai cantieri, dall’hi tech ai venditori di strada: Uliano Lucas racconta il lavoro a Genova fotogallery

Il libro presentanto nell'ambito degli eventi per i 120 anni della Camera del lavoro di Genova: tutti gli appuntamenti dal 6 aprile al 30 giugno

Le trasformazioni del lavoro a Genova

Genova. E’ un libro fotografico che racconta come è cambiato il lavoro a Genova a inaugurare i ‘festeggiamenti’ per i 120 anni della Camera del lavoro di Genova. Le fotografie, realizzate dal fotoreporter Uliano Lucas (Il tempo dei lavori, Canneto Editore,in uscita il 6 aprile) saranno proiettate in anteprima sulla facciata di palazzo Ducale le sere del 1 e 2 aprile a partire dalle 21. Partendo da quelle immagini la Camera del lavoro ha preparato una serie di eventi per riflettere sul presente e sopratutto sul futuro. Diverse tappe che sono state raccontate questa mattina dal segretario della Camera del lavoro Ivano Bosco insieme al presidente di Palazzo ducale Luca Borzani e allo stesso Lucas.

Il primo appuntamento è per il 6 aprile a palazzo Ducale con il convegno, le cui conclusioni saranno affidate a Susanna Camusso ‘Il sindacato davanti alla Modernità’.

Il 31 maggio la presentazione di un altro libro, a cura di Getto Viarengo, quello sul naufragio della nave Sirio che partì da Genova con un carico di emigranti e affondò al largo della Spagna all’inizio del Novecento. Infine il 30 giugno le presentazione del terzo volume della storia della Camera del lavoro di Genova, che abbraccia questa volta il periodo storico che va dal 30 giugno 1960 all’omicidio di Guido Rossa.

“Con il libro di Lucas, che è la riedizione di un lavoro analogo fatto vent’anni fa, e con le altre iniziative la Camera del lavoro vuole ricordare la storia passata ma soprattutto lanciare uno sguardo al futuro – spiega il segretario della Camera del lavoro di Genova Ivano Bosco – perché modernità oggi significa rivendicare ancora una volta i diritti del lavoro sopratutto in un mondo dove non tutti hanno gli stessi diritti. Per questo a partire dal nove aprile e per sei mesi come prevede la legge raccoglieremo le firme per un nuovo statuto dei lavoratori che allarghi i diritti a tutti quanti se ne sono ancora esclusi”.

Per Luca Borzani ” il sindacato ha scelto di non realizzare una celebrazione legata alla retorica commemorativa ma che affronta un nodo, vale a dire il fatto che la modernità attuale ha rotto il legame con il progresso, non è più accompagnata dalla crescita, ma spesso da un arretramento sociale ,da minori diritti e da una crisi della democrazia”. Borzani ha nuovamente scritto l’introduzione del libro di Lucas: “Si tratta di una scommessa – dice – che è quella di andare a rappresentare il lavoro nel momento in cui il lavoro è caratterizzato da un’invisibilità sociale perché in una società caratterizzata dal consumo più che dal lavoro le produzioni sembrano immaterializzate”.

Così il viaggio di Lucas ha proprio il compito di scoprire il lavoro, anzi  i mille lavori dei genovesi e degli stranieri che a Genova vivono e producono, dalle fabbriche sempre più luoghi ‘blindati’ allo sguardo esterno, ai supermercati, dai cantieri del porto all’Università, dai negozi di vicinato ai venditori di strada: lavori garantiti e non garantiti, fatti sempre più da stranieri oppure da donne, “come il gruppo di autiste dall’Amt che sorride nei pressi di una rimessa e tutti i giorni deve affrontare i problemi della mobilità in città” spiega il fotografo.  “La fotografia è il mezzo più straordinario per raccontare la realtà – dice ancora Lucas – che consente di capire e fornisce uno strumento moderno come è cambiato questo mondo”. Per esempio? “Andare in Fincantieri a distanza di vent’anni è stato un viaggio straordinario per scoprire tutto un mondo di operai che prima erano esclusivamente italiani, che oggi arrivano da altre parti del mondo – racconta Lucas mentre mostra una foto che ritrae un gruppo di operai slavi – un mondo di invisibili che vivono a fianco a noi e di cui non sappiamo nulla”.

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