Carasco. Sabato prossimo 5 marzo, a Carasco, è previsto un nuovo mercatino a cura degli operatori toscani di Forte dei Marmi. “Una decisione, quella dell’amministrazione locale, che ci lascia ancora una volta amareggiati sia nel merito, sia per quanto riguarda le modalità con le quali è stata presa”, commenta Roberto Zattini, presidente provinciale di Anva Confesercenti.
“È cosa nota la nostra contrarietà ad iniziative paracadutate da fuori regione quali, appunto, i vari mercatini di Forte dei Marmi: basti pensare alle nostre prese di posizione ogniqualvolta questi vengono organizzati a Genova, sia al Porto Antico o all’area della Marina di Sestri”, prosegue.
“Alla scarsa considerazione nei confronti della nostra associazione – conclude Zattini – si aggiungono una serie di problemi di merito. Innanzitutto, la concomitanza del mercatino con la Fiera dell’Agricoltura in programma a Lavagna il giorno dopo, e che a questo punto rischia di essere oscurata. Più in generale, poi, contestiamo l’effettivo valore aggiunto che iniziative di questo tipo possono portare al territorio ligure, quando ad organizzarle sono operatori provenienti da fuori regione e non sempre sono all’altezza della qualità con cui vengono pubblicizzate. Inoltre i consorzi che si rifanno a Forte dei Marmi sono ormai tantissimi, e diventa anche difficile verificare la provenienza di ogni singolo operatore. Non a caso, ci risulta che lo stesso sindaco della città della Versilia si sia rivolto all’Antitrust per abuso del nome”.
«Ma soprattutto – conclude il presidente di Anva Confesercenti – contestiamo l’idea che per fare un mercato di qualità si debbano per forza chiamare operatori da altri territori. Rivendichiamo infatti la qualità degli ambulanti liguri, e chiediamo una maggiore considerazione da parte delle istituzioni».