Bogliasco. Cinque partite in due giorni e mezzo per la quinta edizione della Coppa Italia femminile. Da venerdì a domenica il Centro Federale di Ostia ospita la final six.
C’è il Bogliasco Bene, insieme a Plebiscito Padova, Rapallo Pallanuoto, Mediostar WP Prato, Città di Cosenza, L’Ekipe Orizzonte.
Arbitri del concentramento: Severo, Taccini, Ricciotti, Bianchi, Calabrò, Navarra, Petronilli, Riccitelli; giudice arbitro Tedeschi.
Una final six tutta da vivere; grande qualità in acqua, anche se le squadre faranno a meno delle nazionali, impegnate altrove. Le prime forze del campionato, tranne la vicecapolista Messina, e tra queste le padovane detentrici del titolo.
Le catanesi che di Coppa Italia ne hanno vinte due, il Rapallo a quota uno. Ed è ancora fresco il ricordo dello scorso anno con il Bogliasco che stupì e non salì sul podio solo per un perfido tiro di rigore. A raccontare quelle emozioni e quelle attuali è il capitano Carola Falconi.
Cosa vi aspettate? “Di uscirne più forti di prima e di toglierci qualche soddisfazione, di verificare il nostro percorso di crescita, abbiamo seminato ed ora è il momento di raccogliere. Ci crediamo. E’ evidente che Teresa Frassinetti è un tassello importantissimo della squadra ma Agnese Cocchiere e Giulia Viacava non faranno sentire troppo la sua mancanza. Stiamo lavorando tanto perché tutte andiamo nella stessa direzione. Sono molto emozionata perché la formula mi permette di rivivere i meccanismi delle finali a livello giovanile. Sarà faticoso reggere la frequenza e l’intensità delle partite ma sarà bello stare tutte insieme, tra di noi e con le altre squadre. Ci sarà un bell’ambiente: pane e pallanuoto”.
La sede è giusta? “Campo neutro e comodo ma per una piscina piena sarei anche disposta ad avere il tifo contro e vederla organizzata a casa di una delle formazioni in gara, ci sarebbe maggiore seguito”.
Bogliasco supporters? “Ci saranno”.
Parliamo delle avversarie. “Pronti via contro il Rapallo, sveglia all’alba, si gioca alle nove, testa sulla partita da subito. In sequenza: Cosenza, Orizzonte, Padova, Prato. Non si può sbagliare, girone all’italiana, se arriviamo a giocarci Padova e Prato, a punteggio pieno, sarà interessante. Abbiamo lavorato per preparare tutto l’evento, sappiamo che se siamo quadrate, lucide e concentrate sull’obiettivo sarà difficile”.
Un anno fa nel freddo di Messina una Rari bollente. “Eravamo le sfavorite, prima esperienza per tante di noi, neofite, nulla da perdere. Ci siamo guardate negli occhi e abbiamo capito che potevamo fare qualcosa di bello. Finale sfuggita per un rigore ma è stato un segnale forte per capire che la squadra c’è ed è in costante crescita”.
Voglia di riscatto? “Non proprio perché abbiamo già voltato pagina, questa è un’altra storia. Con noi anche due giovanissime, Viola Franci e Michela Crovetto: speriamo possano avere spazio anche loro, vogliamo dimostrare prima a noi stesse e poi agli altri quanto valiamo”.
Una definizione per ogni squadra. “Rapallo grintose, Cosenza arrapate come dice mister Capanna, Orizzonte determinate, Padova motivate, Prato in crescita e Bogliasco che non molla mai”.
Parla da capitano a te stessa e alle tue compagne. “Spenderemo tante energie, quindi proteggiamoci, nessun nervosismo né in partita né fuori, sarà fondamentale mantenere calma e lucidità, ragioniamo partita per partita, azzeriamo ogni volta. Riposo e giusta alimentazione. Tra una partita e l’altra si recupera, un po’ di divertimento ma anche studio perché non siamo in vacanza e lunedì tante tornano a scuola, all’università oppure al lavoro”.
Felice di andare? “Molto, per me è una gioia rivivere un’esperienza del genere, ma non voglio guardare indietro e pensare che avrei potuto fare di più. Alla fine ci abbracceremo e ci diremo: più di così non si poteva fare”.