Genova. Ancora una protesta davanti alla rimessa Amt di via Reti a Sampierdarena da parte dei lavoratori della Ideal Service, che si occupava della manutenzione e della pulizia dei bus Amt.
L’appalto da ieri è stato assegnato a un nuovo consorzio di imprese che chiede per rispettare la clausola sociale chiesta da Comune e Amt una riduzione delle ore di lavoro. “Come Comune siamo riusciti ad ottenere il passaggio di 15 lavoratori in Amt superando i limiti di età – ha spiegato oggi a Tursi all’assessore comunale ai Trasporti Anna Maria Dagnino- e l’Ati che inizialmente prevedeva una riduzione delle ore del 30%, visto che il contratto di servizio con Amt per motivi di risparmi, prevede 10 mila ore di servizio in meno all’anno, nell’ultimo incontro ha chiedo una riduzione del 10%. Continuiamo a lavorare per una soluzione”.
Ma per i lavoratori (126 quelli coinvolti con uno stipendio medio di circa mille euro) questo non basta. Per questo stasera hanno ripreso la mobilitazione bloccando la rimessa e distribuendo un volantino in cui spiegano le ragioni della protesta. “Agitati non rassegnati” scrivono i lavoratori degli appalti: “perché il nostro appalto è stato assegnato con una gara al massimo ribasso, perché la riduzione delle ore non è necessaria e perché nel pool di aziende assegnatarie ce ne sono alcune che hanno già avuto contenziosi per ritardi o mancati pagamenti”.
“Non siamo rassegnati – dicono ancora – perché siamo stufi di pagare il dazio per ogni cambio di appalto e perché non siamo lavoratori di serie B su cui scaricare gli ennesimi tagli”.
Oggi a Tursi si svolgerà una commissione proprio per affrontare la questione degli appalti Amt. E sempre domani è previsto un nuovo incontro con le aziende per tentare di trovare un accordo.