Il processo

Alluvione 2014, per l’ex assessore Paita interrogatorio il 6 aprile, probabile il rito abbreviato

Altre 15 tra cittadini e commercianti hanno chiesto di costituirsi parte civile. In tutto sono una cinquantna. La Regione costituita come responsabile civile

Genova, alluvione 9 ottobre 2014

Genova. Ancora un rinvio per l’udienza preliminare che deve decidere il rinvio a giudizio dell’ex assessore alla protezione civile della Regione Liguria Raffaella Paita e dell’ex dirigente della protezione civile Gabriella Minervini, entrambe imputate davanti al gup Ferdinando Baldini di omicidio colposo e disastro colposo per l’esondazione del Bisagno del 9 ottobre 2014 che provocò un morto e centinaia di commercianti e cittadini danneggiati.

Questa mattina era previsto l’interrogatorio delle due imputate che è stato però rinviato a causa della richiesta da parte un’altra quindicina tra cittadini e commercianti di costituirsi parte civile del processo insieme all’associazione dei consumatori Aducom. Nella scorsa udienza il gup aveva già ammesso una trentina di parti civili, tra cui i tre familiari di Antonio Campanella, l’ex infermiere in pensione travolto dall’ondata di piena del torrente mentre attendeva il bus in via Canevari.

Se anche queste parti verranno ammesse i danneggiati arriveranno a quasi cinquanta. Questa mattina la Regione Liguria, rappresentata dall’avvocato Alessandro Vaccaro, si è costituita come responsabile civile. In caso di condanna pagherà le parti civili in solido con le imputate.

L’interrogatorio di Paita e Minervini è slittato alla prossima udienza fissata per il 6 aprile. Sembra sempre più probabile che entrambe chiederanno poi il rito abbreviato.

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