Genova. Perquisizione, questa mattina, nella sede di Ansaldo Sts. Gli accertamenti, disposti dal pm di Milano Adriano Scudieri, sono avvenuti per raccogliere documenti nell’ambito dell’inchiesta, ancora a carico di ignoti, con al centro l’operazione che ha portato alla cessione, da parte di Finmeccanica, del 40% di Ansaldo Sts a Hitachi. La Procura ipotizza i reati di aggiotaggio e ostacolo all’attività di vigilanza. Nell’ambito della stessa inchiesta sono state perquisita anche la sede di Finmeccanica a Roma e la sede italiana di Hitachi.
L’inchiesta è stata avviata anche alla luce della decisione di Consob che ha rilevato una “collusione” tra venditore e acquirente nella determinazione del prezzo di cessione. Secondo l’authority di Borsa, infatti, una parte del prezzo sarebbe stata pagata a Finmeccanica sopravvalutando di 32 milioni di euro il valore di Ansaldo Breda, ceduta ai giapponesi insieme alla quota in Ansaldo Sts.
L’aver nascosto una parte del prezzo al mercato, come sostiene la Consob, avrebbe prodotto un danno per gli azionisti di minoranza, che hanno visto Hitachi
lanciare l’opa a un prezzo più basso di quello previsto dalla normativa. Da qui la decisione dell’authority di imporre un rialzo del prezzo dell’opa da 9,5 a 9,899 euro e di prolungare l’offerta, che avrebbe dovuto scadere il 5 febbraio scorso, di un paio di settimane.
La Procura, inoltre, è stata sollecitata a indagare per via di una denuncia penale della societa’ Bluebell Partners, uno dei due fondi che, con un loro esposto
alla Consob, avevano dato il via agli accertamenti che hanno portato a rivedere il prezzo dell’opa. I due azionisti lamentavano, come poi è stato accertato dalla Commissione di Borsa, l’esistenza di un accordo collusivo, mirante a ridurre l’esborso per l’opa attraverso un travaso di parte del prezzo su Ansaldo Breda. Ora le Fiamme Gialle stanno raccogliendo documenti per appurare se, nell’ambito delle intese tra Finmeccanica e Hitachi, siano state commesse irregolarità.