Genova. Si intitola “Volevo essere Umberto Eco” ed è l’omaggio di Michele Savino, compositore e cantautore genovese al grande filosofo recentemente scomparso. La canzone racconta la vicissitudine di un giovane intellettuale alle prese con la realtà. Il testo è costruito con un collage di citazioni che può essere anche una divertente caccia al tesoro per i conoscitori delle opere di Umberto Eco.
La canzone è stata scritta ed incisa nel 2012. “Ai tempi della mia laurea in filosofia – racconta Savino – ero al pianoforte e mi sono divertito ad immaginare Umberto Eco come un super eroe della cultura che vola sopra la città e interpreta i segnali di questo nostro mondo complicato”.
Proprio come il grande intellettuale, Savino ha mescolato alto e basso, citazioni colte ed un ritornello decisamente pop. “Mi piaceva l’idea che il nome di un gigante della cultura potesse essere cantato a squarciagola, come un ritornello d’amore”.
Il brano ha portato fortuna a Savino in diverse occasioni: dalla finale al Premio Nazionale Poggio Bustone, dedicato a Lucio Battisti, al terzo posto ottenuto al Varigotti Festival nel 2012. La scelta di dedicare un brano ad un personaggio così “alto” lo ha premiato: “Sono pochissime le canzoni dedicate ad intellettuali” spiega Savino “e men che meno in Italia. Gli unici a farlo furono gli Scritti Politti nel 1982, con la loro “Jacques Derrida”.
Michele Savino, compositore e cantautore genovese, è diplomato al Conservatorio “N.Paganini”. Artista ospite al Tenco Ascolta 2015, è stato anche premiato come “Emergente dell’anno” presso Il Festival Nazionale della canzone jazzata Zazzarazzaz (2013). Scrive musiche per il teatro, video e allestimenti multimediali. “Piacere di Conoscervi” è il suo primo EP, accolto con favore dalla stampa specializzata e presentato in più di quaranta concerti in tutta Italia.
(Il video live in studio)