Una preghiera per chi, come loro, è costretto a vivere per le strade di Genova e per strada è morto. Si terrà domenica 21 febbraio alle 11.30 nella basilica dell’Annunziata la messa dei clochard e per i clochard. Un momento di ricordo organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, a cui parteciperanno molti dei senza dimora genovesi e tante persone che stanno tutti i giorni al loro fianco: sacerdoti, associazioni, gruppi, singoli volontari.
Quest’anno a Genova sono mancati sei homeless: vittime del freddo e della carenza di sostegno e strutture. Tra loro – spiega Sant’Egidio – Petru Gaicea, sessantunenne morto carbonizzato nell’incendio del rudere dove si riparava a San Quirico, nel dicembre 2015. Il primo nome ad essere ricordato, come ogni anno, sarà però quello di Pietro Magliocco, una delle prime persone conosciute da Sant’Egidio durante il servizio serale a chi vive per strada. Pietro dormiva nella stazione di Sampierdarena: da vari giorni malato di polmonite, moriva la notte stessa del suo ricovero in ospedale. Era l’11 febbraio 1993. Aveva 57 anni”.
“Con lui ricordiamo tutti i nostri amici che in questi anni sono morti per la durezza della vita di strada. Non è solo un momento celebrativo, ma un evento pubblico per parlare ad una città in cui la vita dei poveri è spesso molto dura. Ripetere i loro nomi, raccontare le loro storie è un modo per strapparli dall’invisibilità e metterli per una volta al centro, restituendo loro la dignità di persone e di amici”.