Liguria. Ammonta a oltre 26 mila euro il risarcimento chiesto dalla Corte dei Conti a Patrizia Carmen Muratore, ex consigliere regionale dell’Italia dei Valori per l’inchiesta che rientra nell’ambito delle “spese pazze”.
La magistratura contabile, per le spese del 2008, ha già citato in giudizio i componenti dell’Udeur (Roberta Gasco), di Sinistra Indipendente (Lorenzo Casté), per entrambi l’udienza si è svolta questa mattina, e di Unione di Sinistra-Sinistra Europea (Franco Bonello e Giacomo Ronzitti).
A Patrizia Muratore, unica esponente dell’Italia dei Valori in Regione Liguria nel 2008, la Corte dei Conti contesta numerose spese ritenute non inerenti alla sua attività politica e istituzionale, come acquisti per quasi 4 mila euro di articoli personali tra questi una penna d’argento, alcune cornici sempre d’argento, o ancora borse in pelle, telegrammi, un viaggio in Francia pagato a terzi, spese per taxi e rimborsi vari. Il tutto per oltre 26 mila euro.
La procura cita in giudizio anche i componenti delle due commissioni rendiconto, quella 2009 e del 2011, che avrebbero dovuto verificare le spese dei vari gruppi. Erano composte da: Ezio Chiesa, Giacomo Conti, Matteo Marcenaro, Alessio Saso, Rosario Monteleone (all’epoca presidente del consiglio regionale), Francesco Bruzzone (attuale presidente del consiglio regionale), Giancarlo Manti e Franco Rocca.
Secondo l’accusa, se la Commissione rendiconto avesse svolto correttamente il suo ruolo, si sarebbero recuperate le somme spese dal Gruppo politico illecitamente rimborsate. La Procura contabile ha poi costituito in mora, per il 2009, sempre Patrizia Muratore, a cui contesta un ulteriore danno erariale per quasi 30 mila euro. In questo caso, le indagini sono ancora in corso.