Genova. “Sono sereno non ho ancora ricevuto nulla e attendo per capire le contestazioni”. Tirreno Bianchi, Console della Compagnia Portuale Pietro Chiesa e ex consigliere regionale del Partito dei Comunisti Italiani commenta così la notizia della chiusura indagini, da parte del sostituto procuratore Massimo Terrile sulle “spese pazze” della Regione Liguria per i rendiconti relativi al 2008 e al 2009. A Bianchi sarebbero contestati 70.000 euro per spese rendicontate per fini istituzionali, ma che l’accusa ritiene compiute per fini privati.
“Per adesso non so nulla se non quanto riportato dalla stampa – spiega Bianchi che ribadisce di aver sempre seguito le normative sulle spese – Io non ho mai ricevuto nessuna contestazione per gli anni 2008 – 2009, quando sono andato in Regione ho seguito le normative di riferimento che dicevano quello che si poteva utilizzare i fondi erogati per la gestione del gruppo, con una quota per i dipendenti, una per il funzionamento del gruppo è una per il mandato popolare.
È proprio in questa c’erano normative che spiegavano tutto quello che si poteva fare, dall’acquisto di libri e riviste a quelle di trasporto, dalla ristorazione alla rappresentanza e io mi sono sempre attenuto a queste norme”.
Bianchi, inoltre, ricorda come, già dal 2006 avesse stipulato una polizza assicurativa con i Lloyd di Londra, contro i danni amministrativi. “Avevo fatto questa polizza, che è ancora in vigore oggi – conclude Bianchi – per garantirmi in caso di problematiche, fermo restando che io ho sempre applicato la normativa data”.