Liguria. Nel campo delle ricette mediche siamo un po’ all’unità d’Italia. Unito da un secolo e mezzo, il Belpaese ha mantenuto fin qui alzate le barriere tra regioni: una situazione che è ormai terminata. Con la fine di febbraio andrà infatti in pensione la ricetta rossa farmaceutica nella sanità nazionale, con la quale il medico di famiglia prescriveva visite, esami, o farmaci. Al suo posto, dal 1 marzo, arriva una nuova ricetta, quella elettronica.
Martedì anche le farmacie della Liguria dovrebbero essere nelle condizioni di calcolare ticket e regime di esenzione vigente nella Regione di provenienza del cittadino. Per prescrivere un farmaco, un accertamento o una visita, il medico si collegherà a un sistema informatico, lo stesso visibile al farmacista che ci consegnerà pillole o sciroppi.
“Ma ricetta elettronica non è ancora sinonimo di abolizione della carta”, spiega una nota informativa della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), in cui si elencano i vantaggi ma anche gli svantaggi della novità. Per ora, infatti, il dottore rilascerà un piccolo promemoria da consegnare al bancone della farmacia, che permetterà di recuperare la nostra prescrizione anche in caso di malfunzionamenti del sistema o assenza di linea Internet. Ma quando il sistema andrà definitivamente a regime anche questo foglietto sparirà.
Le farmacie potranno applicare il ticket della regione di residenza dell’assistito: starà poi alle stesse Regioni scambiarsi le informazioni sui medicinali prescritti e, quindi, procedere ai relativi rimborsi compensativi.