Politica

Regione, Pd: “Rixi assume il cognato, l’anticorruzione si esprima”

cronaca

Genova. “Il fatto che Edoardo Rixi abbia assunto il proprio cognato nella segreteria del suo assessorato ci pone soprattutto davanti a un’enorme questione di opportunità, ma forse non solo. E ci lasciano interdetti le parole dell’assessore che si è giustificato sostenendo che lo stipendio di questo assistente sia basso (750 euro lordi al mese). Ci risulta che il contratto del cognato di Rixi sia stato firmato dal presidente Toti, che – come la Giunta e il Consiglio – è un organo della Regione e sappiamo che a, questo atto, è stato allegato un documento in cui si fa riferimento alla determinazione con la quale Rixi intende assumere proprio questa persona, con tanto di nome e cognome”. Lo scrive in una nota il Gruppo Partito Democratico in Regione Liguria.

“Ci risulta, inoltre, che per i parlamentari sia vietato assumere dei parenti e quindi chiederemo all’Autorità nazionale Anticorruzione e ai responsabili regionali in materia di esprimersi in merito a questa vicenda. Per analogia vorremmo inoltre ricordare che il codice di comportamento per i dipendenti pubblici vieta l’assunzione di familiari. Con quello che è emerso e sta emergendo la Lega Nord può fare di tutto in questa regione tranne che dare lezioni di moralizzazione”, termina la nota.

Più informazioni
leggi anche
rixi bomboniere
Regione
Anticorruzione? Rixi: “Faccia luce su cricca Paita-Lunardon e svendite Arte di Burlando”
Edoardo Rixi
Liguria
Polemiche sull’assunzione, il cognato di Rixi lascia l’incarico in Regione
il biodigestore di Cairo
Liguria
Il cognato di Rixi lascia la Regione, Toti: “Nessuna motivazione per le dimissioni”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.