Tre delibere

Privatizzazioni e trasparenza, comitati e sindacati di base lanciano una raccolta firme

Genova. Dalla “carta dei diritti civici genovesi” alla privatizzazione dei servizi pubblici al servizio idrico integrato. Sono questi i temi delle tre delibere per le quali una rete di comitati civici, da quello per l’acqua bene comune ai sindacati di base di Amt, Orsa e Cub Trasporti, inizieranno una raccolta di firme necessarie per la presentazione in Comune. L’obiettivo, hanno spiegato nel corso di una conferenza stampa, e’ quello di avviare un nuovo rapporto tra comune, cittadini e lavoratori basto sulla trasparenza, il dialogo e la comune volontà di offrire alla città servizi pubblici di ottima qualità al minor costo.

“I servizi pubblici devono esserlo sotto tutti i punti di vista – spiega Paolo Bruzzone, della Cub Trasporti – privatizzare non porta da nessuna parte”. Al centro della seconda delibera, quella sui servizi, quindi, non solo il tema trasportistico ma anche le altre aziende partecipate del Comune di Genova. “Non parliamo solo di Amt, ma anche di Atp e Amiu – spiega Marco Marsano, Segretario del sindacato Orsa – aziende per le quali dobbiamo contrastare una volontà politica che è quella di una privatizzazione a tutti i costi che, come abbiamo visto nel resto d’Italia, non porta certo a un risanamento dei servizi”.Tra i comitati promotori anche quello per acqua bene comune che ricorda come già nel 2011, dopo il referendum, la Corte Costituzionale aveva abolito il profitto dalla gestione dell’acqua.

“Un cambiamento e’ necessario ma questi provvedimenti sono fatti per non cambiare. Le privatizzazioni vanno nella direzione in cui siamo andati finora – sottolinea Pino Cosentino, del Comitato Acqua Bene Comune – perché sono operazioni finanziarie fatte per favorire la speculazione e, in questo modo non ci sarà cambiamento”. Adesso, quindi, si avvierà un percorso di raccolta firme che, da un lato, interesserà i cittadini, attraverso la rete delle associazioni che hanno aderito, e dall’altra i lavoratori coinvolti dai sindacati di base.

Una volta raccolte le firme, ne servono almeno duemila, i cittadini potranno presentare queste tre delibere in consiglio comunale e iniziare il percorso di discussione. “Stiamo cercando di fare presto, speriamo di riuscire entro aprile o maggio – sottolinea Ornella Ventulo, del Forum beni Comuni – perché, anche se non ci sono limiti temporali per la presentazione, il Comune sta andando di gran carriera in alcune privatizzazioni e quindi, prima si riesce, meglio e'”.

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