Genova. Non è servito l’aut aut della Regione Liguria tramite l’assessore regionale allo Sviluppo economico Edoardo Rixi che venerdì, dopo aver incontrato una delegazione di lavoratori ha chiesto a Piaggio Aero di ritirare le lettere che mettono in cassa integrazione (al momento per 30 giorni) altri 200 dipendenti, oltre ai 150 che lo sono già, su un totale di 1307 lavoratori. “La Regione – aveva detto Rixi – non sbloccherà le pratiche per l’assegnazione a Piaggio Aero di circa 3 milioni di euro destinati alla ricerca finché le lettere non verranno ritirate”.
Secondo appreso da fonti sindacali a Genova invece sono già arrivate un centinaio di lettere che riguardano in gran parte il service, cioè la manutenzione degli aerei e in piccola parte il delivery,il reparto che si occupa dell’ultimazione e della pronta consegna del velivolo. Essendo in gran parte cassa a rotazione le lettere in totale tra gli stabilimenti di Sestri ponente e Villanova supereranno le 300.
C’è attesa e apprensione oggi fra i lavoratori in vista dell’incontro al Mise del 9 marzo, che dovrebbe essere preceduto da un incontro tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e gli azionisti di Mubadala, il fondo di investimenti strategici di Abu Dhabi, oggi proprietario di Piaggio Aero e che ha quote anche di Alitalia.
Quello che temono lavoratori e sindacati è che la nuova ondata di cassa integrazione sia solo il preludio di qualcosa di più grave che potrebbe portare allo spacchettamento dell’azienda aeronautica e alla perdita di un’altra industria chiave sul territorio ligure