Politica

Pastorino (Rete a Sinistra): “Le nostre proposte per migliorare il Growth Act”

Gianni Pastorino Slc Cgil

Liguria. E’ iniziata questa mattina in commissione la maratona sul Growth Act, la “legge sulla crescita” che domani arriverà al voto in consiglio regionale. Rete a Sinistra presenta 18 emendamenti (lo stesso numero del Movimento 5 Stelle, solo 2 in meno rispetto al PD), che incidono su 12 articoli del disegno di legge; il consigliere Gianni Pastorino fa il quadro: “non si tratta di voli pindarici: le nostre idee si basano sul buon senso, sulla concretezza e sull’attenta lettura delle potenzialità del nostro territorio. 17 emendamenti frutto della nostra capacità di elaborazione – prosegue Pastorino –; proposte che nascono dalla nostra ferma volontà di accogliere numerose istanze delle imprese, delle associazioni di categoria e dei sindacati”.

Ecco, in sintesi, le proposte di modifica: “impulso al settore agroalimentare delle aree interne, promozione dell’artigianato di eccellenza come driver del turismo, incentivo alla diffusione della banda ultralarga – elenca Pastorino, che pone l’accento anche sugli aspetti occupazionali -, particolarmente importante l’emendamento all’art.19, con il quale chiediamo l’applicazione di clausole sociali negli appalti pubblici: la Regione deve impegnarsi per evitare la precarizzazione la continua perdita di posti di lavoro, in settori particolarmente delicati, come quello dei servizi, in cui i bandi di gara tendono a mutare nel tempo”.
E sempre in tema di lavoro, attualizzazione del monitoraggio dei fabbisogni formativi e occupazionali,

Il consigliere di Rete a Sinistra prosegue l’elenco degli obiettivi alla base degli emendamenti: “chiediamo di ampliare la partecipazione nei grandi processi decisionali, rafforzare l’attività degli enti di ricerca promuovendo il merito e considerando gli impatti sociali, avviare progetti pilota per il settore pubblico in collaborazione con poli scientifici e distretti tecnologici, realizzare – finalmente – una piattaforma digitale sicura e all’avanguardia che funzioni davvero come motore di sviluppo per i settori più avanzati dell’economia”. Piedi posati per terra, ma una visione chiara su come dovrebbe essere la Liguria di domani: una regione sicuramente proiettata in avanti, capace non solo di reinterpretare i settori dell’economia tradizionale, ma anche di raccogliere il grande appello all’innovazione “pulita” che da troppi anni resta inascoltato.

“Per noi fare politica significa fare buone proposte – conclude Pastorino -; non siamo contrari a priori; il nostro voto sul Growth Act sarà condizionato alla capacità della maggioranza di recepire le nostre istanze”.

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