Liguria. “Domani in consiglio regionale si vota il Grow Act, una legge che non darà risposte all’esigenza di rilancio economico della Liguria: un provvedimento che estromette i sindacati, che relega il tema del lavoro a un ruolo marginale”. A bocciare il provvedimento in maniera netta sono Federico Vesigna, Antonio Graniero e Pier Angelo Massa, segretario generali di Cgil, Cisl e Uil Liguria.
“I pochi aspetti positivi della legge, ad esempio l’intervento sull’Irap, si perdono nella mancanza di programmazione di un disegno strategico che pone attenzione prima alle esigenze delle imprese, senza calcolare le ripercussioni sul mondo del lavoro, che trascura gli aspetti formativi, e conseguentemente di tutela occupazionale, che non dedica la giusta attenzione all’esigenza di attrarre nuovi investimenti. Per molti aspetti – spiegano – una legge fumosa, una lista generica di buoni propositi che non affonda nei problemi e non assegna priorità e modalità d’intervento”.
“Riteniamo grave che la cabina di regia non veda la presenza del sindacato, e siamo preoccupati dalla prospettiva di veder canalizzate risorse europee nel fondo strategico regionale senza poter incidere sull’utilizzo di tali risorse. Insomma, se la cantano e se la suonano, senza accettare né confronto, né controllo”.