Genova. “Un caso inaccettabile”. Così il Gruppo del Partito Democratico in Regione Liguria definisce la vicenda dei lavoratori della Kavo Promedi di Nervi, dopo che l’azienda ha deciso di smantellare lo stabilimento genovese senza avvertire i dipendenti. E così domani, in Consiglio regionale, il Pd presenterà un ordine del giorno con il quale chiederà alla Giunta Toti di “verificare se esistano le condizioni per il mantenimento dell’attività produttiva a Genova, anche tramite l’ipotesi di affitto/cessione di ramo di azienda; di tutelare i diritti dei lavoratori e garantirne il percorso lavorativo futuro anche mediante l’impiego di specifiche misure di politiche attive del lavoro; di garantire il mantenimento degli impianti tecnologici strumentali alla produzione fino alla conclusione della vertenza sindacale; e di valutare gli strumenti amministrativi e normativi a disposizione della Regione, che possano evitare il ripetersi di tali episodi, anche prevedendo nei futuri contratti di localizzazione misure dissuasive o penalizzazioni, con specifico riferimento alla delocalizzazione di impianti tecnologici e macchinari collegati alla produzione”.
Quella della Kavo Promedi è infatti una vicenda a tratti incredibile, visto che i 16 dipendenti della sede genovese – l’azienda è tedesca, ma è controllata dal gruppo Usa Dahaner e a Nervi si occupa di imbottiture per poltroncine da dentisti – hanno saputo di essere stati licenziati soltanto perché, sabato scorso, casualmente, hanno visto che i macchinari e altro materiale dello stabilimento venivano caricati su dei Tir. Era in atto, da un giorno all’altro, lo smantellamento del sito genovese, senza che fosse stato comunicato nulla ai dipendenti.
A quel punto, raccontano i consiglieri del Pd, “la mobilitazione dei lavoratori, delle organizzazioni sindacali e dei rappresentanti delle istituzioni locali hanno impedito che accadesse qualcosa che non ha precedenti nel nostro Paese e che va contro i fondamenti del diritto al lavoro, che prevedono, di fronte a un licenziamento collettivo, di avviare una trattativa che possa avere una congrua durata”.
Il Partito Democratico si aspetta “un’ampia condivisione dell’ordine del giorno, da parte dell’aula, con l’obiettivo – concludono i consiglieri – di dare una risposta a quest’ennesima emergenza lavorativa nel nostro territorio”.