Genova. Se il ministero delle infrastrutture e dei trasporti riterrà che Aspi nell’elaborazione del progetto definitivo della Gronda di ponente avrà rispettato tutte le prescrizioni, già a luglio potrebbero partire i primi espropri che daranno il via all’opera attesa da tanti ma da altrettanti contestata: 35 km, il 90% dei quali in galleria, 8 anni di lavori, e scavi imponenti con 11 milioni di metri cubi di materiale da estrarre e gestire.
La conferma è arrivata questo pomeriggio, a margine del consiglio comunale dal vicesindaco di Genova Stefano Bernini: “In questi giorni stiamo proseguendo gli incontri con gli interferiti – ha spiegato – e nel frattempo Aspi sta completando il progetto che dovrà essere consegnato al ministero entro il 24 aprile”.
Tra le prescrizioni fissate in sede di conferenza dei servizi quella sul passaggio dello slurrydotto contenente lo smarino (che attraverserà per 6 chilometri la Val Polcevera) attraverso le aree Ilva fino al canale di calma dell’aeroporto. “L’accordo tra Ilva a Aspi era già stato raggiunto – precisa Bernini – ma Ilva aveva chiesto poi un progetto di dettaglio che oggi c’è. In pratica il tracciato dello slurrydotto non interferirà con l’attività produttiva, ma utilizzerà il canale di raffreddamento che serviva agli altoforni per giungere al canale calma davanti all’aeroporto che verrà così parzialmente riempito.
Tra il progetto definitivo e quello esecutivo passerà circa un anno, ma in estate potranno essere già realizzati gli espropri che riguardano circa 200 appartamenti e 35 attività commerciali/produttive.