Rapallo. “Prima che sia troppo tardi (vedi Carmelitane, Chiesa di Sant’Anna, ecc.) dobbiamo bloccare l’ennesima speculazione sul territorio rapallese da 50 anni sotto attacco, cioè la variante Gianelli”. Lo dice Andrea Carannante, Pcl Rapallo.
“La variante non può passare come un atto dovuto o ancora peggio come una necessità per la prosecuzione dell’attività didattica. Il territorio rapallese ha già pagato lo scotto di uno sfruttamento edilizio che ha arricchito pochi e danneggiato irrimediabilmente il paesaggio e l’ambiente, che invece costituisco le vera ricchezza della
città e dei suoi cittadini. In molti oggi sostengono la nostra battaglia contro l’eco-mostro di cemento chiamato Nuova Chiesa di Sant’Anna ma i molti ci ripetono che è troppo tardi”, prosegue.
Per il Pcl, però, non è troppo tardi per bloccare la variante Gianelli. “Mobilitiamoci oggi finché siamo in tempo prima che altre migliaia di metri cubi di cemento investano il nostro territorio. Il Sindaco dica chiaramente che non essendoci interesse pubblico in questa operazione e non essendo Rapallo in grado di sostenere l’ennesima colata di cemento a scopo speculativo mai concederà i permessi per realizzare l’ennesimo scempio. Per quel che riguarda noi, ci attiveremo come comitato per raggruppare più cittadini possibili e risorse per poter affrontare anche in via legale una seria e coerente opposizione all’annunciatro disastro ambientale”, conclude Carannante.