In vico san cristoforo

Genova, smantellata sartoria clandestina nel centro storico

Genova. La Polizia di Stato di Genova ha scoperto una sartoria clandestina in un appartamento di Vico San Cristoforo, denunciando i due senegalesi che la gestivano e altri due loro connazionali, controllati nel corso dello stesso intervento e risultati irregolari in Italia.

Personale del Commissariato di Pré, insieme a quattro equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e di una pattuglia delle Forze territoriali, ha effettuato una verifica in uno stabile di Vico San Cristoforo dove negli ultimi due anni sono state sequestrate in diverse occasioni merce contraffatta e attrezzatura da sartoria. Gli accertamenti negli appartamenti ai primi due piani hanno dato esito negativo, mentre spostandosi al piano superiore, gli agenti hanno incontrato due senegalesi, un uomo di 27 anni e una donna di 40 e hanno proceduto alla loro identificazione.

La donna, priva di permesso di soggiorno, non ha fornito alcuna indicazione sulla propria dimora ed era in possesso di una borsa, al cui interno custodiva 11 confezioni di profumi di varie marche, di cui non ha saputo giustificare il possesso. Accompagnata in Questura, è stata denunciata per il reato di ricettazione e per la violazione della normativa sull’immigrazione.

L’uomo, già conosciuto per precedenti denunce, ha negato di abitare nel palazzo, ma nel contempo ha cercato di sbarazzarsi di un mazzo di chiavi che, recuperate prontamente dai poliziotti, hanno consentito di accedere ad un appartamento al terzo piano. Nell’alloggio vuoto, ma con il televisore ancora acceso, sono state rinvenute e sequestrate 3 macchine da cucire professionali, di cui due collegate alla rete elettrica, numerosi strumenti di sartoria, tra cui una chiavetta USB con i programmi per le cuciture delle etichette, 243 etichette in stoffa, adesive e metalliche dei marchi di moda più noti, nonché giubbotti e scarpe già contraffatte.

Inoltre sono stati trovati alcuni fogli dove erano appuntate le ordinazioni e le vendite dei capi. Proprio questi documenti hanno consentito di individuare un secondo complice, un cittadino senegalese di 34 anni, che successivamente si è presentato spontaneamente in Commissariato. I due uomini sono stati denunciati per i reati di ricettazione, contraffazione e commercio di prodotti con segni falsi.

Il quarto denunciato è un 19enne senegalese, identificato mentre scendeva le scale del palazzo che, risultato irregolare in Italia, è stato segnalato per l’inosservanza della normativa sull’immigrazione.

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