Maxi sequestro

Genova: scoperta “sartoria” del falso nella zona del Porto Antico

sequestro false griffes
Foto d'archivio

La Guardia di Finanza di Genova, nel corso di indagini mirate all’individuazione delle filiere di produzione di merce contraffatta destinata ai venditori abusivi, ha scoperto e smantellato un vero e proprio laboratorio di confezionamento.

La “sartoria” era allestita in un piccolo appartamento sito in una via adiacente il centro storico di Genova, nelle vicinanze dell’area del Porto Antico, ed era opportunamente attrezzata per svolgere il ciclo di lavorazione completo per la contraffazione di capi ed accessori di abbigliamento: dall’assemblaggio del materiale grezzo, alle rifiniture, fino all’apposizione di marchi e loghi di note firme della moda.

Durante la perquisizione del locale è stato trovato un extracomunitario intento al confezionamento di capi contraffatti e un venditore abusivo che si era recato presso il laboratorio per rifornirsi di “merce”. Nel corso delle operazioni sono state sequestrate 2 macchine per cucire, 1 punzonatrice metallica ed oltre 700 tra capi di abbigliamento, fibbie, tiralampo ed etichette contraffatti, nonché svariate bobine di filo.

L’uomo intento alla lavorazione di capi è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Genova per i reati di fabbricazione e commercializzazione di materiale contraffatto e per ricettazione. Il venditore abusivo, anch’egli cittadino extracomunitario, presente irregolarmente in Italia, è stato denunciato per immigrazione clandestina.

leggi anche
Sequestro di merce contraffatta
50 mila euro
In via Prè per uno sfratto, scoprono grande magazzino di false griffes
Laboratorio di merce contraffatta
Denunce e sequestro
False griffes, scoperto laboratorio clandestino in via Prè
Auto guardia di finanza fiamme gialle
Controlli
Sestri Levante, i finanzieri si confondono tra i turisti: maxi sequestro di false griffes

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.