Genova. Una manciata di ‘camerati’ e altrettanti abitanti del quartiere hanno accompagnato questo pomeriggio il segretario nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore in via Edera a Quezzi davanti al cancello del nuovo centro di accoglienza per migranti che sorgerà in un edificio di proprietà del Ceis.”Gli italiani sono diventati un popolo di seconda categoria rispetto a chi viene da altri continenti e riceve 32 euro al giorno – ha detto Fiore – Genova e’ una citta’ ex di sinistra, ormai Forza Nuova ha un radicamento nei quartieri popolari”.
Il presidente del Ceis Genova, Enrico Costa, che sta curando la ristrutturazione di Casa Bozzo ha mostrato ai giornalisti il piano terra per ora vuoto, 700 metri quadri circa, appena ristrutturati, atti ad accogliere 25 persone. Secondo Costa gli altri due piani del palazzo, che un tempo ospitava un asilo e una scuola professionale, saranno adibiti a un centro per anziani e giovani e saranno ultimati a fine anno. Un abitante della zona che si teneva lontano dal presidio di Forza Nuova dicendo di non condividerlo, ha riferito che il
comitato contro l’insediamento dei migranti ha raccolto 1500 firme anche in rete.
Intanto a Certosa, Anpi, Rete a sinistra, comitato Liberi cittadini di Certosa, Pd e Sel hanno organizzato un presidio antifascista in vista della prevista ‘visita’ del leader di estrema destra. In piazza anche la presidente del municipio Iole Murruni e alcuni consiglieri di maggioranza. Fiore infatti voleva depositare una corona di fiori in via Canepari, nel punto in cui qualche settimana fa un pensionato è stato ucciso da un’auto guidata da un cittadino sudamericano ubriaco. “A Certosa vogliamo aprire una nostra sede – ha detto da Quezzi Fiore negando il passaggio a Certosa.
Secondo quanto appreso la Digos ha fatto di tutto per ‘dissuaderlo’ dal viaggio in Valpolcevera, dove l’antifascismo è un tema particolarmente sentito. Il presidio antifascista è stato sciolto intorno alle 17 e ufficialmente la visita sarebbe stata annullata anche se non si esclude che Forza nuova voglia comunque recarsi a Certosa tra il tardo pomeriggio e la sera.
Intanto domani il Comitato per gli immigrati e contro ogni forma di discriminazione, insieme a centri sociali genovesi e associazione, faranno un presidio in nome della tolleranza, in tarda mattinata in largo Merlo, a due passi da via Edera.
Nel frattempo questa sera il comitato ‘Quelli che tengono a Certosa’ ha organizzato un ‘passeggiata’ notturna a partire dalle 23 per verificare situazioni di degrado e illegalità. Insomma, non si parla ufficialmente di ‘ronde’, ma il clima di intolleranza nei due quartieri rischia di diventare pesante