Bolzaneto. Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Genova, svolte a seguito dell’aggressione avvenuta nello scorso mese di gennaio al casello di Bolzaneto, stanno ora proseguendo anche nell’ambito di un possibile e distinto filone in materia di reati contro il patrimonio.
Ieri, infatti, nel corso della perquisizione all’interno del modulo abitativo della madre del giovane nomade arrestato per il pestaggio, i militari dell’Arma hanno trovato e sequestrato svariati oggetti preziosi, sicuramente rubati visto che erano nascosti all’interno di scatole per scarpe e di cuscini per divano.
In particolare si tratta di 2 penne “Mont Blanc”, 3 penne in oro “Cartier”, “Parker” e “Dom Baiz”, 2 fedi nuziali in oro (di cui una con incisioni nominali e data estranee ai possessori); 2 fibbie in oro; 2 ciondoli in oro (anche in questo caso con incisioni nominali estranee ai possessori che le detenevano); 4 anelli con pietre preziose; 1 bracciale in oro; 1 paio di orecchini in oro; 3 lingotti in argento da 100 grammi; 4 monete da collezione in argento; 4 casse, 3 fondelli e 1 ghiera di orologi da polso in oro, il cui smontaggio è riconducibile all’intenzione di fondere e quindi riciclare il metallo prezioso per eliminare il rischio della tracciabilità mediante i numeri di matricola degli orologi.
I Carabinieri stanno quindi svolgendo le indagini per risalire agli eventuali reati commessi a monte (furti in abitazione e truffe) e ai legittimi proprietari degli oggetti preziosi trovati.
A questo proposito, in caso di eventuale riconoscimento (oggetti nella fotografia e visionabili nella pagina dedicata del sito istituzionale www.carabinieri.it), gli aventi diritto sono invitati a presentarsi presso il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Genova, muniti delle denunce di furto, se già sporte, o di prove documentali e fotografiche circa la proprietà dei beni.