Genova. Protesta questa mattina dei disoccupati edili davanti alla sede della Regione Liguria che hanno srotolato uno striscione con scritto “Pane e lavoro” ad indicare la grave difficoltà del settore.
“Vogliamo mantenere accesi i riflettori su un dramma occupazionale che è diventato un dramma sociale – spiega Fabio Marante, segretario generale Fillea Cgil – con 4 mila lavoratori edili che a Genova in questi ultimi due anni hanno perso il lavoro. Inoltre assistiamo al paradosso in cui il nostro territorio vede importanti investimenti sul territorio, come quelli per la messa in sicurezza, che però non generano ricchezza sul territorio e non consentono ai lavoratori espulsi di poter tornare a lavorare”.
L’ultima beffa è quella del terzo stralcio del secondo lotto della copertura del Bisagno “dove era stata garantita dalla Regione un’attenzione alla manodopera locale e così non è stato”.
“Chiediamo che ci sia un tavolo regionale che coinvolga tutti i soggetti interessati e le imprese sul territorio – aggiunge Roberto Botto, segretario Fenea Uil Liguria – affinché possa essere veicolata manodopera qualificata. Lo chiediamo da tempo ma siamo di fronte ad un silenzio assordante”.
E se è vero che a Genova “le aziende hanno difficoltà a consorziarsi” per partecipare ai grandi bandi, “c’è una disattenzione da parte delle associazioni imprenditoriali – dice il sindacalista – che non cercano di fare sistema per affrontare questa situazione