Liguria

Concessioni demaniali, Licordari (Assobalneari): “Purtroppo c’è chi rema contro il settore”

Il presidente di Assobalneari Fabrizio Lircordari con il presidente della Federazione spagnola Del Castillo

Liguria. Mercoledì 17 Febbraio è stata una giornata ricca di appuntamenti importanti per Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia Federturismo Confindustria, che a Roma ha incontrato nella mattinata il Ministro per gli Affari Regionali onorevole Costa e il Sottosegretario Bressa per trattare la questione relativa al riordino della materia inerente le concessioni demaniali degli Stabilimenti Balneari italiani.

Nel corso dell’ incontro, durato circa un’ ora, il presidente di Assobalneari ha potuto sviluppare una completa relazione comparativa tra gli ordinamenti giuridici di Italia Spagna e Portogallo circa le norme riguardanti le attività balneari in vigore nei vari Paesi, evidenziando le differenze e le ricadute che queste hanno sullo sviluppo imprenditoriale di ogni singola Nazione. Infatti Licordari, reduce da un incontro appena svoltosi a Torremolinos (Spagna) di EFEBE (European Federation of Beach Enterprises), in questi anni ha lavorato con convinzione per l’ acquisizione e l’approfondimento delle normative vigenti negli altri Paesi Europei in cui è maggiormente sviluppata l’ industria del turismo balneare, per poter avere elementi di confronto e fare comprendere che le imprese italiane oggi sono le più penalizzate poiché si ritrovano senza certezze a causa di una errata applicazione di norme europee che non riguardano le concessioni dei beni demaniali marittimi, peraltro neanche prese in considerazione per gli altri ordinamenti.

“Il Ministro Costa, e tutto il suo staff, hanno dimostrato particolare attenzione ed interesse relativamente agli argomenti esposti – dichiara Licordari – apprezzando il lavoro svolto dalla nostra Associazione, giudicando preziosa la documentazione acquisita e chiedendo espressamente di poterla avere a disposizione dei propri uffici legislativi per un approfondimento propedeutico per sostenere con maggiori elementi la difesa delle Imprese Balneari Italiane. Insieme ai Presidenti di Fiba Confesercenti, Sib Confcommercio e Oasi Confartigianato abbiamo consegnato ed illustrato il documento con le richieste unitarie delle quattro Associazioni che rappresentano la quasi totalità degli Imprenditori balneari italiani”.

Al termine dell’ incontro con il Ministro Costa, che si è impegnato ad affrontare la materia anche per il ruolo che ricopre di coordinatore con gli altri Ministeri interessati, Licordari si è recato a Piazza SS. Apostoli, dove si è svolto un presidio a sostegno dell’incontro che nel primo pomeriggio avrebbero svolto il coordinamento per il Demanio delle Regioni guidate dall’Assessore ligure Marco Scajola. Il presidio ha visto una piazza gremita di imprenditori balneari, oltre 2000 persone che in modo pacifico e responsabile hanno manifestato la loro forte preoccupazione ed il malessere per non vedere tutelato da chi dovrebbe, il proprio posto di lavoro. Gremito anche il palco sul quale si sono succeduti numerosi Parlamentari ed Amministratori tra cui il Vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, l’ onorevole Taglialatela, l’ onorevole Pizzolante, gli Assessori regionali Scajola, Finozzi e Corsini, i Consiglieri regionali Monticelli e Vaccarezza.

Successivamente alla manifestazione il responsabile di Assobalneari Confindustria si è recato per una audizione richiesta al coordinamento per il demanio delle Regioni, svoltosi presso la sede della Regione Liguria dove, insieme ai Presidenti delle altre organizzazioni, ha potuto illustrare e consegnare il documento con le richieste a tutela delle imprese balneari italiane.

“Ci siamo rivolti con convinzione ai rappresentanti di quasi tutte le regioni costiere italiane – ha spiegato Licordari – per poter ottenere il loro appoggio a sostegno del comparto balneare, un’ eccellenza del sistema turistico del nostro Paese, e da queste riconosciuto in tutte le occasioni di incontri e confronti. Purtroppo al termine della riunione mentre ero sulla via del ritorno ho appreso che il documento proposto dalla Regione Liguria con la richiesta di un periodo transitorio di trent’ anni, come avvenuto per Spagna e Portogallo, a favore delle Imprese balneari esistenti è stato appoggiato dal Veneto, Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, Sicilia ma con decisione respinto dall’ Assessore al Turismo della Toscana Cioffo, appoggiato anche dalla Regione Lazio, che ha sostenuto la posizione di legare il periodo di durata delle concessioni in base agli investimenti proposti, posizione copiata dalle linee guida adottate recentemente dalla Regione Toscana, da una norma prevista dalla Legge Finanziaria del 2009 che, se apprezzata come piano di salvataggio per le imprese nel caso queste non abbiano altre possibilità, non si può accettare come norma generale di riferimento a discapito di una richiesta di un periodo transitorio trentennale, come adottato negli altri Paesi nostri Competitors. Questa posizione è chiaramente contro le Imprese balneari Italiane, e non ha una visione lungimirante per lo sviluppo e il rilancio di un settore che è una eccellenza per il turismo del nostro Paese e che ci viene invidiato e copiato dai nostri colleghi di Spagna e Portogallo che invece sono stati messi in condizione, con un periodo di impresa che può arrivare fino a 75 anni, di fare investimenti, migliorare la propria qualità e rendere più appetibili i loro Paesi per l’ enorme flusso di turisti del Nord Europa. Ma quale sviluppo economico pensiamo di avere davanti a noi se ci sono posizioni miopi di questo tipo?”.

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