Genova. Aggiornamenti continui sulle tempistiche della pratica in atto, mantenimento del modello Balduzzi, avvio del tavolo con Regione, Comune, Asl e Municipio sulle funzioni e chiarezza in merito alla congruità delle risorse stabilite (600 mila). Sono questi i nodi da sciogliere, secondo il Gruppo del Partito Democratico ligure, riguardo alla nuova Casa della Salute della Valpolcevera che la Regione intende realizzare all’interno dell’ex ospedale Pastorino di Bolzaneto.
“La Giunta – sottolinea Lunardon – ha deciso, legittimamente, di intraprendere un percorso diverso rispetto a quello impostato dall’amministrazione precedente. E così invece di realizzare una Casa della Salute in un sito ex novo ha pensato di riutilizzare l’ex ospedale Pastorino. Se nel primo caso era stato previsto e stabilito un finanziamento di 4 milioni di euro a valere sui fondi comunitari di nuova programmazione, adesso la Giunta Toti dice che per realizzare questa struttura all’interno dell’ex presidio sanitario di Bolzaneto occorrono solo 600 mila euro, reperiti tramiti fondi Asl. Verificheremo se questi soldi sono sufficienti a finanziare una Casa della Salute che abbia tutte le funzioni sanitarie e sociosanitarie previste dal decreto Balduzzi”. Riguardano più nello specifico il tema delle funzioni della Casa della Salute, invece, i quesiti sottoposti dal consigliere Pd Pippo Rossetti all’assessore Viale.
“La Giunta – sottolinea Rossetti – ha confermato che la struttura seguirà il modello Balduzzi e quindi ospiterà al suo interno una serie di funzioni che vanno oltre il semplice ambulatorio e cup (dai medici di famiglia all’assistenza domiciliare). Insomma un presidio sanitario completo, come noi avevamo chiesto. L’assessore Viale ha detto anche che entro giugno ci sarà l’avvio per la realizzazione della Casa della Salute e a questo punto chiediamo di essere informati in Commissione sul piano esecutivo, su tempi, modalità e azioni. Poi vorremmo anche che Comune e Municipio venissero coinvolti per la definizione dei servizi che verranno ospitati all’interno di questa struttura”. Rossetti ricorda infine che “la Valpocevera è una delle zone della città meno curate sotto il profilo sociosanitario e quindi serve un impegno importante per la Casa della Salute”.