Genova. L’emergenza truffe ad anziani nella provincia di Genova emerge dal bilancio annuale dei carabinieri dove i reati, messi in atto con diversi stratagemmi, registrano un aumento del 43% rispetto al 2014, passando da 242 a 346 e fanno scattare l’allarme. Lo ha annunciato il comandante provinciale Andrea Paterna nel corso della conferenza di presentazione del bilancio che ha sottolineato il massimo impegno dell’Arma contro i truffatori e l’importanza della prevenzione avviata con una campagna promossa insieme alla prefettura le altre forze dell’ordine e le istituzioni. In particolare, i carabinieri distribuiranno 30 mila volantini con i consigli anti truffe nei supermercati, nelle farmacie ed in altri luoghi frequentati dai pensionati.
Uno degli stratagemmi piu’ usati e’ una telefonata che annuncia il fermo di un figlio e la necessita’ di pagare qualche migliaia di euro per l’avvocato. Il truffatore si presenta poi a ritirare i soldi spacciandosi per un legale el 2015 il totale dei reati, registrato nella banca dati del Ministero degli Interni, e’ sceso dell’8%: 51.202 rispetto a 55.774. L’Arma e’ stata interessata del 63% dei reati totali.
Dalle statistiche si evince che i carabinieri hanno risolto l’unico omicidio avvenuto nel 2015 nel centro storico (l’assassino e’ stato identificato ma non arrestato). Diminuite del 22% le rapine commesse: da 275 a 214, di queste 88 sono state scoperte con 65 arresti e 42 denunce.
Aumentano pero’ le rapine in strada, 123, e nei negozi, 37. Continuano invece a scendere le rapine in banca e negli uffici postali, meno 42%. Per quanto riguarda i furti sono diminuiti del 7,8%. Ne sono stati consumati 17098, mentre quelli scoperti sono stati 761. In aumento quelli su auto in sosta.
Fra le operazioni piu impegnative l’indagine sul raid omofobo su un bus a Caricamento, l’arresto della banda del buco che agiva nelle banche, il recupero di 40 chili hashish sulle alture di Pegli; la scoperta di una gang di rapinatori cinesi a Rapallo e l’operazione contro una banda di ladri albanesi.