Uscio. Abbandonavano rifiuti in una cava, senza alcun riguardo per l’ambiente. Lo hanno scoperto il Corpo Forestale dello Stato e la Guardia di Finanza di Genova, che ieri hanno effettuato perquisizioni e sequestri ai danni di due aziende della Valfontanabuona e di una di Acqui Terme.
Nei primi giorni di febbraio era stata individuata una cava in dismissione nel territorio di Uscio, presso cui venivano trasportati carichi di terra senza alcuna autorizzazione. Il materiale proveniva da un cantiere che l’Enel aveva appaltato ad un’impresa edile di Acqui Terme. Questa aveva conferito, senza alcuna autorizzazione, i rifiuti di scavo presso la cava, la cui azienda titolare ha sede a Cicagna.
Quel giorno la Forestale aveva sequestrato il sito e i due camion utilizzati per i trasporti. Dai primi accertamenti era inoltre emerso il possibile coinvolgimento, in qualità di mediatore, di una terza figura imprenditoriale, con sede aziendale a Coreglia Ligure, che avrebbe permesso alla ditta produttrice dei rifiuti di accedere all’area di cava proprietà dell’impresa estrattiva.
La Procura, pertanto, ha disposto le perquisizioni presso tutte le sedi aziendali interessate. Sono così stati sequestrati documenti e materiale informatico ora al vaglio della magistratura. P.G., 50 anni, residente a Coreglia Ligure, C.R., 79 anni, residente a Acqui Terme, G.E. 87 anni, residente a Tribogna, titolari delle imprese, sono indagati per illecita gestione di rifiuti e discarica abusiva, mentre a S.V.G., 49 anni e a B.S, 54 anni, autisti trasportatori dei rifiuti, è stato contestato il reato di illecita gestione di rifiuti .