Sempre meno bambini a Genova. E’ il dato che emerge dalle statistiche comunali: la città nel 2017 avrà l’11% di bambini in meno tra i 3 e i 6 anni rispetto al 2011. In valore assoluto parliamo di una differenza di quasi 2 mila giovanissimi.
Un trend preoccupante anche per il Comune, che però, ha spiegato oggi l’assessore alla Scuola Pino Boero, punta a “non chiudere strutture e non privatizzare, ma lavorare sul dimensionamento di alcune sezioni”. “Il servizio delle scuole dell’infanzia – ha continuato – dovrebbe essere sulle spalle dello Stato, non dei Comuni, ma Genova ha una tradizione e cerca di non rinunciarvi. Senza un intervento dello Stato a cui toccano le scuole dell’infanzia è però sempre più difficile per le città continuare a gestire il sistema”. Boero ha già richiesto “la statalizzazione delle materne. Una richiesta rimasta senza risposta.
Oltre al problema demografico, infatti, c’è quello relativo all’organico. Le scuole dell’infanzia a Genova nel 2011/2012 contavano 452 insegnanti, oggi sono 363, mentre l’organico necessario è di 393 unità. Gli istituti sono passati da 51 a 49, le sezioni da 194 a 182, la capienza da 4.803 a 4.508.
Intanto continua la raccolta firme, arrivata a più di 1.100, contro l’ipotesi di chiusura di una sezione di un asilo comunale, il “Coccinella”, in val Bisagno. Il comitato genitori della sezione “Arcobaleno” di Prato-Struppa, promotore della petizione, annuncia per domani pomeriggio una manifestazione di protesta durante il consiglio comunale di Genova.