Genova. Un corteo colorato e gioioso composto da centinaia e centinaia di persone è quello che oggi ha attraversato il centro città nel corso della manifestazione per le unioni civili in appoggio al ddl Cirinnà promosso da diverse associazioni per i diritti.
Il serpentone ha percorso le vie accompagnato dai balli e dai tamburi della “murga”, un laboratorio di danza e
percussioni molto attivo nel sociale del centro storico di Genova. In evidenza striscioni e i volantini con scritto “E’ ora di essere civili #svegliaitalia fai un primo passo verso l’uguaglianza”.
In prima fila Alvaro e Simone, con i vestiti da cerimonia, pronti a sposarsi non appena le leggi lo consentiranno, seguiti da rappresentanti di associazioni e partiti politici, con esponenti di Pd, Sel, Possibile, M5S, oltre a semplici cittadini che chiedono l’approvazione del ddl Cirinnà sulle unioni civili.
“Noi chiediamo allo stato di riconoscere i nostri diritti di persone, siamo qui per difendere l’amore e, oggi, ci sentiamo noi i veri difensori della famiglia”. Claudio Tosi, Presidente di Arcigay Genova, chiude con queste parole, in Piazza De Ferrari, #svegliaitalia, la manifestazione che ha portato in piazza più di duemila persone, quasi tremila per gli organizzatori.
Il corteo è partito al suono delle sveglie, che sono state fatte squillare anche davanti a Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova. Tra i partecipanti l’assessore alla legalità e ai diritti della giunta comunale Elena Fiorini.”È stata una bella risposta – spiega l’assessore – un segnale che Genova aveva già dato, quest’estate, nel corso del pride”.