In manette

Tassi di interesse fino al 200% e minacce a imprenditori e pensionati: usurai arrestati a Genova

Sono stati documentati episodi di minacce, anche gravi, nei confronti delle vittime e dei loro familiari

Soldi assegni
Foto d'archivio

Genova. Nelle prime ore della mattinata, a Genova e ad Albisola Marina, la Polizia genovese ha arrestato tre uomini accusati di usura aggravata dallo stato di bisogno delle vittime e in pregiudizio di imprenditori, nonché di tentata estorsione aggravata in concorso.

A finire in manette Francesco Saccà, 63enne di Lentini, ma residente a Genova, il 60enne genovese Marco Aldo Campodonico e il 60enne Armando Napoli, originario di Gioiosa Ionica, ma residente ad Albissola Marina.

A carico dei tre, tutti pregiudicati e non collegati alla criminalità organizzata, il personale della Sezione Reati Contro il Patrimonio della Squadra Mobile ha raccolto gravi elementi di responsabilità in relazione a molteplici episodi di usura (con prestiti a tasso oscillante tra il 10% ed il 20% su base mensile e, pertanto, oltre il 100 e il 200 su base annua) a danno di piccoli imprenditori, artigiani e pensionati genovesi che si erano rivolti a loro in quanto noti nell’ambiente.

Gli usurai, per dissimulare l’attività illecita, utilizzavano uffici situati nel centro cittadino, con tanto di insegna per la prestazione di servizi e consulenze finanziarie. Tutti erano diretti da Campodonico, fatto per il quale è stato indagato anche per il reato di esercizio abusivo della mediazione creditizia.

Nel corso delle indagini è stato verificato che il prestito veniva garantito dalle vittime con assegni, rigorosamente fatti emettere per l’esatto controvalore della somma prestata e privi di data, corredati da dichiarazioni fatte sottoscrivere alle vittime che il prestito ottenuto non era coperto da interessi che, invece, venivano corrisposti in contanti fino all’estinzione del debito.

Sono stati inoltre documentati episodi di minacce, anche gravi, nei confronti delle vittime e dei loro familiari al fine di ottenere la restituzione del denaro prestato, comprensiva degli interessi usurari. Nel corso delle perquisizioni sono stati trovati e sequestrati assegni ed altro copioso materiale relativo all’attività illecita, nonché un orologio dato in pegno a garanzia di uno dei prestiti.

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